Netflix continua a rimanere il servizio di streaming TV leader ngli Stati Uniti, con un record di crescita del 21% degli abbonamenti nell’anno 2021, tuttavia l’istituto di ricerca GlobalData nota i primi segli di rallentamento nello svilupo del ‘gigante’ del SvoD. Con l’arrivo di un numero crescente di concorrenti, secondo il data analyst globale, non basterà più offrire contenuti evocativi e titoli di successo, ma sarà necessario o trovare una nicchia efficiente, o costruire partnership con gli altri fornitori di intrattenimento, per riuscire a diventare un operatore a tutto tindo ed emergere così dalla folla di offerte troppo simili.
“Si è già iniziato ad osservare il tentativo di Netflix di allargarsi in aree diverse, e attualmente poco e per nulla coperte”, ha commentato i risultati della ricerca ‘Tech, Media, & Telecom (TMT) Predictions 2022’ Francesca Gregory, Associate Analyst at GlobalData. “Con il lancio negli Stati Uniti del servizio Netfix Games, a novembre 2021, e con la partnershio in co-streaming attivata con Twitch, appare chiaro che il tentativo di allargare le proprie audience rimanga una strategia chiave di Netflix. Non sorprenderebbe assistere ad analoghi esperimenti anche con altri piattaforme streaming dedicate al gaming in futuro”.
“Gli abbonati accetterebbero di buon grado un’offerta più comprensiva, includente anche nuovi game trasformati in spettacolo, ma questo fatto rischierebbe di lasciare gli abbonati divisi tra diverse piattaforme”, ha aggiunto Gregory.
Oltre alle partnership, i portafogli di contenuti offerti saranno il fattore determinante per la sopravvivenza di qualsiasi servizio di streaming in futuro: la spesa strategica per i contenuti sarà essenziale affinché i servizi di streaming mantengano la loro posizione sul mercato.
“Netflix ha avuto un inizio lento nel 2021, a seguito di un’offerta ‘leggera’ di contenuti per via dei problemi di produzione della pandemia“, ha poi proseguito Gregory. “Sebbene i nuovi contenuti nel terzo trimestre abbiano portato comunque a un totale di 214 milioni di abbonati, anche le piattaforme concorrenti hanno fatto registrare una crescita che non si ha timore a definire esplosiva. Disney+ ha raggiunto i 118 milioni di abbonati (dati relativi al novembre 2021) solo due anni dopo il suo lancio. Successo analogo per Prime Video: Bezos si è addirittura vantato del fatto che 175 milioni di abbonati Amazon Prime avessero fruito dello streaming video a pagamento l’anno scorso. Sebbene il modo in cui si contano gli abbonati sia differente tra le piattaforme, così come anche il ventaglio dei servizi offerti, è chiaro che il 2022 sarà caratterizzato da una maggiore concorrenza“.
Man mano che cresce il numero di piattaforme di streaming e il mercato si avvicina al picco di frammentazione (e saturazione), le piattaforme SVoD saranno costrette a utilizzare i content portfolio per differenziarsi e rafforzarsi come brand. Continuerà quindi la tendenza all’enorme spesa per i contenuti: questo trend è già visibile con Prima Video (Amazon) che ha impegnato un miliardo di dollari per la sua serie ‘The Lord of the Rings’ prima ancora che un singolo episodio raggiungesse gli schermi degli spettatori. Nel frattempo, i servizi SVoD con budget inferiori si specializzeranno su un pubblico di nicchia. Ad esempio, Paramount+, con la sua selezione mirata di contenuti, punterà a servire il pubblico della Gen X, a lungo trascurato. Le aziende che non riescono a trovare una nicchia di mercato alla quale rivolgersi, avranno una sopravvivenza difficile, o addirittura limitata, in un mercato dello SvoD sempre più affollato.
“Finora il modello di business ‘all you can eat’ si è dimostrato di grande richiamo popolare tra gli operatori. Tuttavia, ciò significa che, per aumentare i ricavi, le piattaforme di streaming dovranno cercare nuovo pubblico”, ha concluso Gregory. “In questo rapido divenire, nulla è più probabile dello stabilirsi di una serie di partnership strategiche tra società di streaming video, gaming e podcast. Il lancio di Netflix Games nel novembre 2021 e una partnership di co-streaming con Twitch per contenuti selezionati sono i primi esperimenti concreti di questa futura diversificzione”.