YouTube è la principale fonte di revenue della pubblicità online della TV connessa (CTV) negli Stati Uniti. Il ruolo dominante della piattaforma video nello mondo televisivo americano è particolarmente sorprendente, dato che gli inserzionisti non possono accedere all’inventory CTV su YouTube attraverso piattaforme non firmate da Google, quale ad esempio Roku TV.
Si stima che quest’anno le entrate pubblicitarie lorde negli Stati Uniti di YouTube, attraverso la CTV, raggiungeranno 2,89 miliardi di dollari, rappresentando oltre un terzo (35,7%) della spesa pubblicitaria totale negli USA. Entro il 2022, questi ricavi raggiungeranno i 5,45 miliardi di dollari e la quota di spesa pubblicitaria su YouTube negli Stati Uniti CTV aumenterà leggermente, salendo al 38,7%.
Una parte sostanziale del view time dei consumatori statunitensi, che utilizzano lo streaming video sulle Connected TV, è di fatto già su YouTube. Del 25% del tempo trascorso in TV guardando i video in streaming, il 20% è già ‘catturato’ da YouTube, rendendola la seconda piattaforma di video più guardata dopo Netflix, che presenta il 34% di share, come confermano i dati Nielsen del secondo trimestre 2020. Attenzione alla lettura di questi numeri, poiché i dati provengono dallo Streaming Meter di Nielsen, e si riferiscono pertanto solo alla fruizione ‘davanti allo schermo della TV’, non calcolando gli altri device adatti alla riproduzione dello streaming, mobile innanzitutto.
E infatti è confermato che la maggior parte della visualizzazione di YouTube avviene ancora su dispositivi mobili, ma cresce anche la quota degli schermi CTV, soprattutto nell’ultimo anno. Nel terzo trimestre del 2020, le visualizzazioni su OTT/CTV hanno rappresentato il 34,4% del tempo trascorso su YouTube, rispetto al 27% nel quarto trimestre del 2019, secondo i dati della rete di Collab, che pubblica i ricavi pubblicitari dei media a partire dallo scorso anno. Nel frattempo, la quota di tempo trascorso sui dispositivi mobili è infatti diminuita costantemente trimestre su trimestre, dal 49% nel quarto trimestre 2019 al 40,9% nel terzo trimestre 2020. Da non trascurare però l’influenza della pandemia, che è difficile prevedere quanto peserà negli USA l’anno prossimo: in parte questo passaggio alla visualizzazione dei contenuti di YouTube su schermi CTV è stato sicuramente accelerato dalla misura antiCovid-19, che hanno portato la gente a trascorrere più tempo in casa, e hanno quindi spinto i consumi degli streaming sulle CTV invece che sullo smartphone.