Il twett atteso è alla fine arrivato: Elon Musk, il co-fondatore di Tesla Motors, ha tenuto fede alla promessa, fatta in passato, e da oggi è possibile acquistare, soltanto negli USA per il momento, un modello di automobile elettrica Tesla pagando il suo prezzo interamente in Bitcoin.
“Da oggi si può comprare una Tesla con i Bitcoin”, ha infatti postato Musk, aggiungendo poi, in un altro tweet che “Tesla utilizza solo software interno e open source per gestire direttamente i nodi in Bitcoin. La criptovaluta pagata verrà mantenuta come tale e non convertita”.
Quella di Musk non è solo una mossa di marketing ma un impegno strategico: l’imprenditore aveva criticato di recente i metodi di pagamento tradizionali, affermando che questi (e le banche in primis) “danno interessi negativi, solo uno sciocco non guarderebbe altrove”. Nonostante in generale Musk sia un sostenitore del mondo delle criptovalute, tuttavia, per ora Tesla accetterà solo Bitcoin.
Ogni altra tipologia di pagamento, come gli Ethereum, una volta inviati potrebbero non essere rimborsati agli utenti, quindi meglio non azzardarsi, altrimenti il trasferimento rischierebbe di azzerarsi. Nel febbraio 2021, Tesla aveva sollevato un consistente dibattito nel mondo finanziario acquistando ‘cash’ 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, in un momento che sembrava quello finale per il rally della cryptovaluta. L’acquisto aveva però riacceso nuovamente l’interesse del mercato verso la valuta digitale, che aveva subito ripreso a correre. Attualmente, il valore di un singolo ‘coin’ oscilla tra i 45 mila e i 50 mila dollari.
Al listino attuale, un investitore americano potrebbe quindi acquistare una Model 3 Performance con circa 0,93 Bitcoin oppure una Model S Plaid+ con 2,5 Bitcoin. Entro la fine dell’anno, Tesla dovrebbe permettere a tutti i clienti al mondo di inviare pagamenti tramite il portafoglio in Bitcoin, per coprire il prezzo totale del veicolo scelto.