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Nasce ‘Emoji Museum’, museo dedicato all’arte delle emoji

La parola ‘Emoji’ nasce dall’incastro delle parole giapponesi che significano immagine e carattere scritto. Le prime emoji, le faccine gialle che oggi utilizziamo negli smartphone per comunicare stati d’animo, nascono nel 1999 per mano del giapponese Shigetaka Kurita, e non sono altro che lo sviluppo delle emoticon create con i simboli della tastiera : ) utilizzate per la prima volta, riferisce una nota, nel 1982 dall’informatico e professore americano Scott Fahlman per distinguere i messaggi seri da quelli ironici nelle mail di lavoro.

Emoji Museum si propone di evolvere questo linguaggio dando valore alle emoji con un progetto che parte inizialmente dal web, con una galleria online e che sarà visibile sul sito: emoji.eu per poi diventare una mostra che coinvolgerà artisti di tutto il mondo che realizzeranno con le più svariate tecniche le emoji del futuro.

Le nuove emoji d’artista verranno create in un formato di 2 cm e saranno successivamente fotografate e/o scansite e inserite in piccole cornici della larghezza di 6 x 6 cm circa.

Emoji Museum è un progetto in divenire che si propone di diventare un vero mini-museo reale e concreto ed è alla ricerca di musei, gallerie d’arte e location intenzionate ad ospitare l’esposizione.

In parallelo verrà sviluppato un concorso tra scuole, accademie d’arte, di grafica ed informatica che coinvolgerà i giovani studenti sulle stesse tematiche.