Che anche i computer facciano sogni, ce l’ha detto negli anni Ottanta Philip K. Dick. Oggi questi sogni possono anche essere visibili agli umani, grazie al progresso tecnologico. È con questo spirito che l’agenzia creativa MINE STUDIO ha costruito l’immaginario con il quale realizzare la copertina del nuovo singolo di Fulminacci, cantautore romano giovanissimo e talentuoso, che ha vinto il Premio Tenco come migliore opera prima con il disco d’esordio La vita veramente, uscito per Maciste Dischi nel 2019.
Per realizzare la copertina di ‘Canguro’, il team di grafici e creativo di Mine Studio ha deciso di dialogare con l’intelligenza artificiale, utilizzando software e tool che usano metodi di machine learning conosciuti come GAN (General Adversarial Network).
Il GAN è una rete neurale allenata con grandi volumi di immagini, anche detti ‘dataset’, che rappresentano animali, cieli, landscape etc. L’intelligenza artificiale analizza i singoli pixel di centinaia di immagini ed è in grado di fonderli a proprio piacimento per generare delle immagini terze inedite, attraverso un processo avversario che prevede l’allenamento simultaneo di un modello generativo e uno discriminatorio.
È la prima volta che un lavoro di questo tipo viene proposto in un ambito pop e accessibile anche al pubblico più giovane, che si ritroverà a domandarsi cosa sia la figura surrealista e inquietante al centro della scena. Uno degli aspetti più interessanti è proprio la capacità di generare immagini che sono al tempo stesso riconoscibili e aliene, ad aver ispirato il lavoro di Mine Studio, che già da anni collabora con Maciste Dischi occupandosi dell’art direction e curando gli aspetti visivi – dall’ideazione del concept, alla produzione grafica e fotografica – di tutti i progetti e delle uscite discografiche legate agli artisti del roaster dell’etichetta milanese, nomi del calibro di Gazzelle, Canova, Siberia, Galeffi e molti altri.
Si è trattato di un primo tentativo che ha stimolato e divertito l’intero team di Mine Studio, che certamente proseguirà con la ricerca sul tema dell’intelligenza artificiale e dell’apporto che può dare alla creatività e alla comunicazione in un futuro prossimo, ormai già presente.