È stata pubblicato il Report dell’ONIM – Osservatorio Nazionale Influencer Marketig relativo al mese di aprile 2021. Tutti i dati utilizzati in queste analisi mensili provengono dalla suite di Talkwalker, tool dedicato all’analisi delle conversazioni online e delle social performance di profili di brand o di influencer. L’analisi è realizzata mediante una mappatura su Instagram delle keyword di interesse, inerenti agli hashtag da utilizzare nelle collaborazioni tra brand e influencer, come da Digital Chart dello IAP.
Di seguito gli hashtag analizzati: #ad #adv #advertising #sponsored #sponsoredby #giftedby #gifted #sponsorizzato #spuppliedby #supplied. I risultati sono poi ‘puliti’ attraverso l’isolamento e la disambiguazione dei contenuti trovati in fase di analisi.
Dopo mesi stabili, Aprile registra un calo sensibile nell’attività d’influencer marketing. Scendono i post (-11%) e conseguentemente anche le interazioni da essi prodotte (-8,1%). A segnare questi dati un vistoso crollo nella settimana tra il 22 e il 29 Aprile, calo che non si rispecchia nelle interazioni, discretamente stabile in tutto il mese. L’hashtag #adv si conferma come quello più utilizzato per rispettare le normative.
A livello di topic, i post sponsored registrano una sostanziale vicinanza ai temi ‘classici’. Interessante la forte presenza dell’ hashtag #giftedby e, soprattutto, della keywords ‘sconto’, fortemente connessa a contenuti finalizzata alla commercializzazione del prodotto presentato nel post. Interessante, lato top creator, la presenza di creator differenti dal solito quali, ad esempio, Wanda Nara, che si segnala in un contesto fortemente caratterizzato al femminile. Cinque dei dieci post presenti nella classifica, infatti, risultano realizzati da Belen Rodriguez e Paola Turani. Interessante invece la (rara) presenza de @gliautogol con un contenuto che fa newsjacking con la trasmissione LOL, il celebre format internazionale trasmesso da Amazon Prime Video.
Le immagini restano tuttavia la tipologia di contenuto più utilizzata, con una fortissima connotazione umana. Il che si traduce, vista la tipologia di creator analizzati, se è permessa una piccola nota a margine, in un overflow di contenuti che si potrebbe definire sessisti, se non fosse che autrici degli stessi sono le stesse donne raffigurate.
In sintesi, quindi l’influencer marketing registra ad aprile un rallentamento, ma che si conferma comunque su buoni numeri, sia per collaborazioni che, soprattutto, per interazioni generate. Topic molto connessi alla vendita e alla performance, per un’attività con i creator vista sempre di più dai brand come strumento non solo di awareness, ma soprattutto di conversione.