Lo profetizzava già Giovanni Sartori dal 1997: con l’arrivo della televisione e poi di Internet, l’HomoSapiens, prodotto della cultura scritta, è via via divenuto Homo Videns, passando alla cultura dell’immagine. Per Homo Videns, le immagini assumono un significato e un valore maggiori rispetto a ciò che viene scritto o parlato.
Visualizzare è dunque un’azione fondamentale, basilare e innata: perché risponde ed elabora i dati visivi meglio di qualsiasi altro tipo di dato. Infatti, studi recenti mostrano che il cervello umano elabora le immagini 60.000 volte più velocemente del testo, conservando l’80% di ciò che viene visto, contro il 20% di ciò che viene letto e il 10% di ciò che si ascolta.
In questo contesto è fondamentale riconoscere l’importanza dell’impatto dell’immagine sull’economia di aziende e marchi. Nella visual economy, la nozione di ‘esperienza del prodotto’ è ampiamente definita dalla qualità, dal volume e dall’interattività con le immagini del prodotto. Le immagini di un prodotto o servizio fanno ormai parte della proposta tanto quanto i prodotti stessi. E lo stesso vale anche per l’immagine del marchio e i siti di shopping. Ci sono marchi facilmente riconoscibili dal loro logo e che l’utente identifica come credibili e affidabili: anche qui il design gioca un ruolo estremamente importante quando si tratta di generare e concludere vendite.
Per queste ragioni Vista ha condotto un sondaggio per confrontare ed espandere le informazioni che si hanno sull’influenza dell’immagine sulla scoperta di nuovi prodotti e marchi, sull’intenzione di acquisto e conclusione della transazione.
“Sviluppare un marchio attraente, un’immagine affidabile e offrire supporto nella creazione di un’esperienza visiva che faccia la differenza fa parte della missione di Vista per aiutare le piccole e medie imprese a distinguersi”, spiega in una nota Richard Moody, Direttore generale per i paesi nordici , Europa centrale e meridionale di Vista. “Massimizzare l’economia visiva, soprattutto nella galoppante trasformazione digitale che stiamo vivendo, in linea con le nuove tendenze, dovrebbe essere una priorità per qualsiasi azienda e professionista, piccolo o grande che sia, per rimanere competitivo”.
Il sondaggio, condotto con Pollfish su un campione di 500 utenti maggiorenni, residenti in Italia, mostra che i canali online conquistano il podio completo quando si tratta di scoprire nuovi marchi e prodotti. Il 76,2% degli italiani intervistati afferma infatti di utilizzare i motori di ricerca come canali principali per scoprire nuovi marchi e prodotti, insieme al 58,4% che afferma di utilizzare i social network come Instagram o Facebook. Al terzo posto salgono Marketplace come Amazon (47,8%), che è già un punto di riferimento per molti quando si tratta di trovare nuovi brand di cui fidarsi, soppiantando le tradizionali pubblicità televisive, stampa o radiofoniche che, insieme, assorbono il 32,4% delle preferenze.
L’82,40% del totale dichiara inoltre di fare click sugli annunci che gli vengono visualizzati durante l’utilizzo dei social network:
- Il 30,20% afferma di farlo quasi sempre
- Il 27,40% solo se il prodotto e il marchio sembrano affidabili (di nuovo, l’importanza dell’immagine)
- Il 24,80% se il prodotto è rilevante per loro
In questo senso, il 41,6% riconosce che le foto del prodotto o servizio offerto sono ciò che più attira la loro attenzione nell’annuncio, seguite da altre variabili come il prezzo o sconto (33%), il testo pubblicitario (13%), il marchio (8,3%), o la tavolozza dei colori (2,5%).
L’importanza delle foto dei prodotti
Quando si parla di come le foto dei prodotti disponibili su un sito di shopping online possono influenzare la decisione finale di acquisto di un utente, la stragrande maggioranza (59,8%) risponde ‘molto’. Non potendo toccare e vedere fisicamente il prodotto, quante altre e migliori foto, con diversi dettagli e angolazioni, che mostrano come funziona o viene utilizzato un prodotto, giocano un ruolo fondamentale nel finalizzare l’acquisto.
E non solo, il 63,8% afferma che i delle immagini di qualità dei prodotti possono ridurre il tasso di restituzione rendendo più facile per l’utente sapere se è davvero quello l’oggetto che sta cercando, che vuole o che può avere.
Immagine del marchio e web design
Alla domanda su quanto influisca il design di un brand o di un sito eCommerce quando si effettua un acquisto, il 44,8% del totale afferma di nuovo ‘molto’, riconoscendo l’identità grafica di un sito web come sinonimo di serietà e credibilità del brand. Stesso discorso per le prime impressioni su pagine web o brand sconosciuti: per il 46,6% è fondamentale che la prima impressione sia buona, poiché quando è negativa dicono che di solito non ritornano.
“Per le aziende il design è molto più di una semplice estetica, è un vero e proprio strumento di comunicazione in grado di aprire o chiudere le porte dei consumatori: un design di successo permette di incorporare un messaggio, aumentando il riconoscimento e la notorietà del brand, ma anche rafforzare la fiducia e credibilità con i clienti”, sottolinea Moody. “Quando un consumatore scopre un nuovo marchio o prodotto, decide in pochi secondi se è interessato o meno. Quindi la domanda non è più se investire in design e marketing, ma come farlo nel miglior modo possibile”.
Il fenomeno dell’unboxing o l’importanza di consegnare il tuo prodotto in un imballaggio accurato
Per i millennials, anche la consegna dei prodotti è una parte essenziale dell’esperienza di acquisto. Secondo il 46,6% degli intervistati in queste fasce d’età, è molto importante ricevere il prodotto acquistato in una confezione bella e personalizzata con il logo e i dettagli del marchio. Inoltre, il 67,8% afferma di realizzare sempre o saltuariamente video dell’unboxing (o dell’apertura del pacco) per pubblicarlo sui propri social network, mentre il 78% dice di riutilizzare la confezione o contenitore per altri usi (per esempio per organizzare oggetti o capi d’abbigliamento in casa), per la sua estetica.
“L’unboxing ha creato un’enorme opportunità per le piccole imprese. Il solo fatto di sapere come stupire con il packaging, crea un effetto a catena che aumenta la fedeltà e il supporto dei clienti soddisfatti e rafforza la consapevolezza del marchio attraverso video di unboxing condivisi sui social media. E non solo: nuovi followers e potenziali acquirenti sono più che assicurati”, conclude Moody.