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Mario Calabresi, Ceo Chora Media: “La pazienza è la virtù scomparsa di questo tempo, e il ‘tempo vuoto’ ci fa paura”

Mario Calabresi, Direttore e CEO Chora Media
di Monica Gianotti

“Abbiamo un problema: non sappiamo più annoiarci. E questo succede perché non frequentiamo più il ‘tempo vuoto’. Appena abbiamo un istante libero sfioriamo subito lo schermo del nostro telefono… Ci diamo una scossa di stimoli, ognuno dei quali dura un secondo e il più delle volte non lascia traccia. Il problema di questo mondo iperconnesso è che viviamo immersi in una moltitudine di stimoli tecnologici, che parlano tutti il linguaggio del tempo reale: c’è sempre qualcosa di urgente da fare, in un tempo zero, lasciando perdere il resto”.

Inizia così l’intervento di Mario Calabresi, Direttore e CEO di Chora Media, durante la prima plenaria dello IAB Forum. Non si tratta di un nostalgico ritorno al passato ma di un modo per parlare di futuro, ritrovando una ‘nuova ecologia’ delle nostre vite personali.

“Sì, perché nel futuro – continua Calabresi – la tecnologia riempirà sempre di più le nostre vite, l’intelligenza artificiale farà un sacco di cose (non possiamo nemmeno immaginare quante e come), ma la differenza la farà il nostro cervello e ci convinceremo che in testa abbiamo qualcosa di meraviglioso e speciale. E allora ri-scopriremo che il ‘tempo vuoto’ è una risorsa”.

“Il problema è che siamo incatenati a un mondo sempre più rapido, non sopportiamo più nemmeno un minuto di ritardo… Ma togliere il tempo vuoto, ogni attesa, ogni respiro, non è la nostra partita… è la partita delle macchine. Non dobbiamo fare una gara con l’intelligenza artificiale perché qualsiasi sfida sarebbe persa in partenza. Dobbiamo valorizzare, al contrario, la lentezza. È il ‘periodo di latenza’ che fa del nostro cervello la macchina affascinante che è… Staccare un attimo è la cosa più importante perché il nostro cervello non è artificiale, ha bisogno di tempo, elaborazione. Altrimenti perché passeremmo un terzo della nostra vita dormendo?”

Qualcuno ha detto: ‘La vita è tutto quello che succede intorno a te mentre tu stai guardando il telefono’. Il rischio è quello di non sapere cosa ci stiamo perdendo o, almeno, di non recuperarlo più.