di Massimo Bolchi
A latere dell’evento ‘Influencer Marketing 2024’, il presidente di UPA Marco Travaglia ha incontrato la stampa specializzata per la prima volta nella sua nuova veste.
“I primi 8 mesi dell’anno hanno registrato una crescita del 6,2% degli investimenti pubblicitari, rispetto allo stesso arco temporale dell’anno precedente, toccando a fine agosto il livello di 5,7 miliardi”, è stato il suo esordio. “L’orizzonte è incoraggiante, benché entro fine anno si sconti un rallentamento della crescita, che dovrebbe attestarsi tra il 4,8% e il 5,2%. Molto bene, in particolare la crescita degli investimenti su Internet (+4%), e la tv (+10,4%)”.
“Tra gli altri settori si distinguono Radio (+8%), l’OOH (+12%) e il Cinema (+4,1%); continuano ad andare male invece i Quotidiani, con un -7,1% su base annua, e i Periodici, in calo del -1,4%”, ha proseguito Travaglia. “Il quadro complessivo è ancora complesso, benché l’inflazione sia in ritirata rispetto ai picchi di un biennio fa (e ci aspettiamo che questo movimento positivo continui nel 2025) ma la dinamiche salariali non hanno seguito l’andamento dell’inflazione e dunque permane un gap di cui non si vede la fine. Di fatto questo corrisponde a una taglio della capacità di spesa dei singoli che si sono posizionati maggiormente sui primi prezzi e sulle marche dei distributori”.
“Tra i settori di investimento l’alimentare resta in testa, costituendo il 13% degli investimenti totali, e cresce del 3%”, prosegue il suo esame Travaglia. “Inspiegabile, alla luce dei risultati di vendita, che il secondo settore sia l’automotive, cresciuto di un 28% nonostante le note criticità del comparto. Un segnale forse della necessità di sostenere la domanda, quanto mai depressa, a tutti i costi. In terza posizione la distribuzione, che vale un 9,2% degli investimenti totali con una crescita del 13%, seguiti dal settore farmaceutico e da quello di gestione della casa”.
Investire in formazione per far tornare al marketing le giovani generazioni
Chiesto di anticipare qualche dato relativo al 2025, Travaglia si è limitato a ribadire che lo scenario si presenta molto incerto, in attesa di capire i riflessi dell’evoluzione dei conflitti in corso e delle scelte della nuova amministrazione USA relativamente al tema dei dazi, tuttavia non nasconde il proprio ottimismo di fondo, prima di insistere su due argomenti che ritiene essenziali: la formazione e il mondo delle Audi
“Il marketing sta cambiando moltissimo, ed è sempre più difficile articolare i brand nel modo migliore: bisogna restituire alla giovani generazioni il desiderio e la passione di affrontare queste sfide che sono sempre più complesse. Basta guardare alle potenzialità ancora misconosciute dell’intelligenza artificiale”, ha sottolineato Travaglia, ricordando che il 5 marzo si terrà il convegno interAudi, per affrontare i problemi più urgenti.
“Bisogna evitare le duplicazioni nella misurazione”, ha evidenziato. “Proprio per questo il 3 dicembre saranno finalizzati i contratti con Comscore e Nielsen Doxa, e nel secondo semestre dell’anno prossimo si avrà la ‘convergenza’ di AudiPress e AudiCom. Anche Auditel, AudiCom, Audiradio e il mondo dei video online utilizzeranno tutti lo stesso SDK per misurare la visualizzazioni. In Audiradio, comunque, questa SDK sarà affiancato dalle ricerca CATI di Ipsos GFK“.
Non è mancato, per chiudere, un cenno al Retail Media: “Bisogna innanzitutto chiarire di che cosa si parla: per ora c’è troppa confusione, si va dai dati di prima parte al digital signage in store. Bisogna arrivare a un quadro di riferimento unico”.