Quando un prodotto è il risultato di una lunga storia, questa merita di essere raccontata al consumatore, rendendolo partecipe di aspetti che possano aumentare la consapevolezza di ciò che sta acquistando. Uno dei settori del made in Italy con le storie più avvincenti da raccontare è certamente quello agroalimentare. Ne è un esempio Mancini Pastificio Agricolo, azienda con sede in provincia di Fermo, tra le prime in Italia ad aver automatizzato i sistemi di tracciabilità per stampare QR-Code sui packaging di ogni lotto di produzione, dando ai suoi clienti una nuova opportunità di avere un canale di comunicazione diretto con il produttore. Ciò è stato reso possibile grazie a Trusty, la piattaforma che utilizza la tecnologia blockchain ideata per le aziende del comparto agroalimentare dalla startup Apio, anch’essa marchigiana.
Un racconto racchiuso in un QR-Code
A partire gennaio 2021, dunque, le prime confezioni di pasta Mancini presentano un QR-Code stampato sul fondo, scannerizzando il quale è possibile conoscere istantaneamente e, senza intermediari, tutte le fasi di produzione, dichiarando per ciascuna di esse la filiera di approvvigionamento e distribuzione. Uno spazio web che può essere personalizzato dal produttore con documenti, tra cui certificazioni e attestati, foto, video e contenuti creativi insieme a tutte le informazioni necessarie al consumatore per immergersi completamente nella narrazione.
“I QR-Code non sono un semplice vezzo tecnologico, ma sono un segno di identità del prodotto che lo distingue dagli altri brand”, spiega Alessandro Chelli, CEO e co-fondatore di Apio. “Trusty crea uno spazio digitale che abbatte le barriere tra produttore e consumatore, instaurando un rapporto di fiducia autentico e trasparente. Per rendere operativo il servizio di Mancini è stato necessario dapprima integrare i sistemi IT del pastificio per interconnettere e sincronizzare tutti gli strumenti e, a seguire, sviluppare i sistemi di marcatura dei prodotti”.
“Come Mancini, molte altre aziende del comparto agroalimentare dovrebbero dare valore alla storia dei loro prodotti, facendola conoscere al consumatore – continua Alessandro Chelli – Abbiamo ideato Trusty proprio per questo motivo, per contribuire a democratizzare il dialogo tra aziende e consumatori in un mercato in cui gli strumenti più all’avanguardia per comunicare la qualità dei prodotti sono solitamente appannaggio delle aziende più grandi e strutturate“.
Sviluppata in collaborazione con Var Group su tecnologia IBM Food Trust, Trusty è gratuita per quanto riguarda l’iscrizione, la registrazione manuale dei prodotti, la notarizzazione di tutte le informazioni del lotto su Blockchain Pubblica e la restituzione di un QR Code; sono invece a pagamento le funzioni più evolute che automatizzano i processi.
La collaborazione tra le due realtà marchigiane è stata protagonista di Blockchers, progetto europeo lanciato nel 2019 col fine di supportare lo sviluppo delle DLT (Tecnologie Distributed Ledger) nel contesto delle SME (Small Medium Enterprise), venendo riconosciuta tra i 4 progetti più interessanti presentati nel campo Food-Water.