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MACH Alliance promuove la crescita dell’infrastruttura tecnologica ‘componibile’ nell’eCommerce. Primo evento in Italia

Umberto Basso (AKQA) e Giuseppe Salinari (Wunderman Thompson)
Umberto Basso (AKQA) e Giuseppe Salinari (Wunderman Thompson)

Piattaforme tecnologiche performanti, sistemi di pagamento pensati per la multicanalità, inevitabili mutazioni del brand e dei suoi asset, rinascita della content experience, ridefinizione delle regole dello storytelling e nuove frontiere da varcare grazie all’integrazione con l’AI e la programmazione 3D: questi i temi discussi all’evento ‘Future Proof E-commerce Experience’.

“L’evento di oggi è significativo non solo perché spiega che cosa fa la MACH Alliance e perché AKQA ne fa parte”, ha premesso Umberto Basso, Managing Director di AKQA, “ma perchè consente di fare una riflessione sull’evoluzione necessaria.  I tempi del marketing si sono velocizzati a tal punto che l’IT rischia di ‘rimanere indietro’, nel suo sforzo di adeguarsi ai quesiti sempre più complessi imposti dal mercato, dai consumatori e dal business. La MACH Alliace Alliance è una risposta che arriva da decine di operatori nei più diversi ambiti di competenza, che propongono strumenti differenti e pienamente complementari che, insieme, sono in grado per costruire la migliore soluzione, caso per caso”.

BigCommerce, AKQA, WUNDERMAN THOMPSON ITALIA, Storyblok e Adyen, 5 membri della MACH Alliance, hanno quindi raccontato alle aziende italiane come una progettazione basata su un approccio ‘composable’ consenta di creare da subito una migliore esperienza eCommerce, cogliendo le opportunità di mercato e tecnologiche.

“Il contesto competitivo si è molto affinato in questi anni”, ha sottolineato Giuseppe Salinari, CEO di Wunderman Thompson. “I clienti hanno raggiunto un grado di maturità tale da presentare esigenze così specifiche e complesse che adottare una soluzione verticale può risultare in breve tempo troppo constrittivo. Servono adozioni di soluzioni future proof, che siano in grado di adattarsi agilmente ai cambiamenti futuri. Per citare una metafora mutuata dall’hokey: il bravo giocatore è dov’è il puck (il disco, ndr), il campione è dove sarà il puck. C’è tutta la differnza del mondo“.

Nel pomeriggio si è parlato di come tali sistemi, grazie all’elevata flessibilità che caratterizza le soluzioni MACH, abbiano il pregio di seguire con rapidità ed efficienza le evoluzioni interne ed esterne alle imprese, rendendo possibile quella trasformazione continua imposta dal contesto attuale. Presenti aziende leader in molteplici settori operanti nel B2B e nel B2C, prevalentemente del fashion, della tecnologia, della telefonia, dell’automotive e del food: alcune già mature sul fronte e-commerce, altre in fase esplorativa. Tutti gli argomenti trattati hanno fornito una prospettiva del tutto inedita e di grande valore, trasferendo le molte sfaccettature di un eCommerce sempre più rilevante per il business delle imprese e per la loro immagine capace di ri-progettare una esperienza ancora più ricca, fluida e premiante per l’utente, con un conseguente incremento della conversion.

Cos’è l’Alleanza MACH?

MACH Alliance è un ente di settore senza scopo di lucro che sostiene ecosistemi tecnologici aziendali aperti e all’avanguardia che comprendono microservizi, API-first, SaaS cloud-native e principali headless.

MACH è uno standard tecnologico del settore che descrive la tecnologia moderna. I prerequisiti per raggiungere questo standard sono: SaaS basato su microservizi, API-first, Cloud-native e Headless. La certificazione MACH offre alle aziende la certezza di scegliere i migliori fornitori in grado di fornire una tecnologia a prova di futuro. Le tecnologie MACH supportano un’impresa componibile in cui ogni componente è collegabile, scalabile, sostituibile e può essere continuamente migliorato attraverso uno sviluppo agile per soddisfare i requisiti aziendali in continua evoluzione:

  • Microservizi. Un’architettura di microservizi fornisce un moderno sistema distribuito e altamente scalabile che suddivide un’applicazione in una serie di servizi distribuibili in modo indipendente che comunicano tramite API.
  • API-first. Un approccio API-first dà la priorità alle interfacce di programmazione delle applicazioni rispetto ad altri componenti, consentendo alle piattaforme di interagire tra loro.
  • Cloud-native SaaS . I sistemi cloud-native sono progettati specificamente per vivere nel cloud. In genere, vengono creati utilizzando microservizi, sono altamente resilienti e più facili da scalare. Le piattaforme SaaS aiutano le aziende a essere più flessibili e a muoversi rapidamente per soddisfare le mutevoli esigenze aziendali.
  • Headless. L’architettura headless rende il livello di presentazione front-end di un sito indipendente dalla funzionalità di eCommerce back-end, consentendo una struttura tecnologica indipendente dal framework. Separando il lato client dal lato tecnico del sito, il modello headless è in grado di offrire alle aziende un livello di flessibilità e prestazioni senza precedenti che sono di fondamentale importanza nel mercato odierno.