di Monica Gianotti
Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump ha lasciato intendere che, in caso di elezione, non intende procedere con il divieto di utilizzo della piattaforma social TikTok – di proprietà di ByteDance.
I commenti di Trump arrivano dopo che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato in aprile una legge che potrebbe portare a un divieto di TikTok a livello nazionale se la società madre ByteDance non riuscirà a cedere la piattaforma a un proprietario statunitense.
“Ora che ci penso, sono a favore di TikTok perché c’è bisogno di concorrenza”, ha dichiarato l’ex Presidente a Bloomberg. “Gli utenti dei social media negli Stati Uniti rimarranno con poche opzioni al di fuori di Facebook e Instagram della piattaforma Meta se il divieto entrerà in vigore.
Inutile ricordare che questa dichiarazione rappresenta un’inversione di rotta rispetto alla posizione assunta nel 2020, quando Trump aveva espresso l’intenzione di bandire ‘immediatamente’ la piattaforma dagli Stati Uniti.
Intanto ByteDance perde il ricorso in Europa
Mentre i commenti di Trump potrebbero avere un impatto positivo su ByteDance in caso di elezione a novembre, l’azienda ha subito un duro colpo in Europa. Infatti proprio oggi (17 luglio) ha perso un ricorso in tribunale contro la designazione da parte dell’Unione Europea (UE) di ‘gatekeeper’, ai sensi della legge sui mercati digitali (DMA).
Un tribunale generale con sede a Lussemburgo ha respinto il ricorso di ByteDance, sostenendo che non aveva sufficientemente motivato le sue argomentazioni.
“Siamo delusi da questa decisione. TikTok è una piattaforma che, per le sue caratteristiche innovative, offre un importante terreno di competizione per le aziende digitali consolidate. Mentre valutiamo i prossimi passi, ricordiamo di aver già adottato misure per conformarci alle principali disposizioni del DMA in anticipo rispetto alla scadenza dello scorso marzo”, ha commentato un portavoce di TikTok.