BanklessTimes, un crypto exchanger internazionale, ha presentato i propri dati sul mercato della pubblicità digitale, che mostrano come l’Argentina sia il Paese in più rapida crescita a livello globale. Il tasso di crescita del 64% di questa nazione è in linea con le proiezioni secondo cui l’America Latina dominerà negli anni oltre il 2025. Gli analisti prevedono che la spesa pubblicitaria digitale dello stato argentino sarà di circa 356,7 milioni di dollari entro la fine del 2022.
L’Amministratore Delegato di BanklessTimes, Jonathan Merry, afferma che “la classifica non sorprende chi ha seguito le tendenze dell’industria argentina dell’intrattenimento e dei media negli ultimi anni. Come abbiamo visto in altri Paesi, l’accesso a Internet è di gran lunga il segmento maggiore dell’intrattenimento e dei media argentini. Solo in Argentina ci sono più di 35 milioni di utenti di Internet e la cifra è in continua crescita”.
Il mercato globale della pubblicità digitale ha fatto registrare un fatturato totale di 468 miliardi di dollari nel 2021, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 14% tra il 2016 e il 2021. Il segmento mobile ha garantito le revenue maggiori nel 2021, con un fatturato totale di 331,2 miliardi di dollari, pari al 70,8% del valore complessivo.
Subito dopo l’Argentina, Colombia e il Perù sono tra gli altri mercati in forte crescita, con un tasso rispettivamente del 44% e del 36% nel 2022. Il Cile è al quarto posto con un tasso di crescita annuale del 35%.
Brasile (34%), Messico (29%) e India (24,2%) occupano la quinta, la sesta e la settima posizione, mentre gli Stati Uniti si collocano all’ottavo posto con il 17,8%. Francia e Germania occupano la nona e la decima posizione con un tassi rispettivamente del 17,5% e del 17%.
Questa crescita è determinata da fattori quali l’enorme penetrazione di dispositivi connessi, un ecosistema digitale altamente sviluppato, sostenuto da grandi aziende di media e fornitori di servizi ICT, e una forte attenzione alle campagne pubblicitarie digitali da parte delle aziende dei Paesi sviluppati.
