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L’AI sarà il fattore numero 1 nella trasformazione del settore del recruiting. LinkedIn sperimenta la funzione di consulenza specializzata, alimentata dall’intelligenza artificiale

Marcello Albergoni, Country Manager LinkedIn Italia
Marcello Albergoni, Country Manager LinkedIn Italia

Una nuova ricerca di LinkedIn mostra che i recruiter in Europa e negli Stati Uniti ritengono che l’intelligenza artificiale sarà il fattore principale che influenzerà il settore del recruiting nei prossimi anni, e quasi tre quarti (73%) riconoscono la necessità di stare al passo con i cambiamenti tecnologici se vogliono mantenere il loro vantaggio competitivo.

Degli oltre 2.500 recruiter intervistati in Europa e negli Stati Uniti, quasi la metà (45%) prevede un aumento dell’uso dell’AI e dell’automazione nel processo di selezione nei prossimi 3-5 anni. I dati di LinkedIn evidenziano inoltre che il numero di recruiter che hanno aggiunto competenze di AI ai loro profili LinkedIn è aumentato del 14% lo scorso anno.

Secondo i dati del report ‘Future of Recruiting‘ di LinkedIn, 3 professionisti del recruiting su 5 (62%) a livello globale sono ottimisti sull’impatto che l’AI avrà sul settore. Tra i principali vantaggi che vedono nelle tecnologie emergenti, come l’AI generativa, ci sono la possibilità di avere più tempo a disposizione per dedicarsi al lavoro incentrato sulle persone (20%), di migliorare la produttività (18%) e di rendere più facile e veloce il coinvolgimento diretto dei candidati (18%).

I recruiter si preparano a un’impennata delle assunzioni

Sebbene le assunzioni siano rallentate in tutto il mondo, la metà dei responsabili di recruiting in Europa prevede un aumento del tasso di abbandono del posto di lavoro quest’anno e circa due terzi (67%) dei professionisti europei dichiara di voler cambiare lavoro nel 2024.

I recruiter si preparano alla ripresa: la stragrande maggioranza (87%) dei professionisti del settore in Europa e negli Stati Uniti si sente fiduciosa nella solidità e nella resilienza del mercato del recruiting. Per tenere il passo con i cambiamenti tecnologici, più di un terzo (35%) dei selezionatori del personale dichiara di star sperimentando tecnologie emergenti come l’AI generativa.

LinkedIn amplia la sua offerta di strumenti basati sull’intelligenza artificiale

Per supportare maggiormente i professionisti della selezione del personale in tutto il mondo, LinkedIn sta introducendo la sua funzione AI-Assisted Messages in francese, tedesco, spagnolo, italiano e portoghese, ed entro l’anno prossimo si estenderà a tutte le lingue supportate da recruiter.

LinkedIn ha inoltre annunciato il progetto pilota di consulenza specializzata su LinkedIn Learning, basato sull’intelligenza artificiale, per fornire una guida personalizzata a ciascun iscritto. Grazie all’AI, gli utenti possono scegliere un istruttore selezionato – tra esperti come Alicia Reece, Anil Gupta, Dr. Gemma Leigh Roberts e Lisa Gates – e porre una domanda su argomenti in cui sono specializzati, come la gestione delle relazioni, la global business strategy, il wellbeing e lo sviluppo della carriera. Ogni risposta sarà personalizzata in base al titolo del discente, agli obiettivi di carriera e alle competenze seguite su LinkedIn Learning.

“Le aziende si affidano ai recruiter per trovare i talenti di cui hanno bisogno per crescere e per stare al passo con i grandi cambiamenti. È positivo che i professionisti del recruiting abbraccino nuove tecnologie come l’AI generativa, la quale offre loro un vantaggio e li aiuta a fornire una migliore esperienza a candidati e clienti interni. Questa tecnologia non solo contribuisce ad aumentare la produttività e ad alleggerire il lavoro quotidiano, ma ha anche il potenziale per migliorare la qualità del recruiting: i nostri dati dimostrano che l’AI generativa può aumentare l’impegno dei candidati grazie a un targeting e a una personalizzazione superiori”, dichiara nella nota Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia.