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La pubblicità attraverso il Digital OOH è destinata a crescere: per la grande maggioranza dei marketer varrà tra 50 e 60 miliardi di dollari nel 2026. Una ricerca di Alfi

Nel 2019, la pubblicità attraverso il Digital Out of Home (DOOH) rappresentava circa il 28,3% della spesa pubblicitaria complessiva dell’Esterna, tuttavia il 48% dei marketer ritiene che questa percentuale sia destinata a salire oltre il 33% entro il 2025, secondo la ricerca di Alfi, una piattaforma pubblicitaria SaaS aziendale powered by AI. Un dirigente su venti, invece, è convinto che la spesa pubblicitaria OOH rappresenterà oltre il 40%.

“La pubblicità DOOH è una delle tendenze in più rapida crescita e più dinamiche nel settore pubblicitario e si intensificherà ulteriormente nei prossimi mesi e anni”, ha affermato in una nota Paul Pereira, CEO di Alfi. “La sua capacità di fornire campagne ad alto impatto e su misura, con report completi e dettagliati, si traduce in un incremento del suo utilizzo da parte degli investitori“.

Poiché sempre più inserzionisti cercano modi per trovare la persona giusta al momento giusto con il messaggio giusto, le tecnologie e le soluzioni DOOH per il monitoraggio avanzato, il retargeting, la personalizzazione e una attribuzione e misurazione sempre più precise delle campagne vengono segnalate come attività prioritarie.

Il mercato pubblicitario globale DOOH valeva circa 41,06 miliardi di dollari nel 2020 e, entro il 2026, l’81% dei marketer sondati prevede che aumenterà in misura notevole, raggiungendo un valore compreso tra i 50 miliardi e 60 miliardi di dollari.

Un altro motivo chiave per la crescita nel mercato DOOH sono i numerosi vantaggi che offre e il fatto che è probabile che questi diventino sempre più importanti per gli investitori. Il 56% dei marketer intervistati prevede infatti che l’importanza della flessibilità aggiuntiva offerta dalla pubblicità DOOH aumenterà notevolmente tra oggi e il 2024, e il 53% ha citato una valore analogo sulla pertinenza e addressability  che assicura alle campagne. La metà (51%) ha affermato di aspettarsi che il vantaggio della DOOH, che presenta poche restrizioni – si pensi solo all’assenza totale di artifici sempre più diffusi quali gli ad-blocker con cui invece devono fare i conti i personal device – aumenterà ancora più drasticamente.