Andrea Samaja TMT Leader Cross Line of services e Maria Teresa Capobianco, TMT Consulting Leader, entrambi di PwC Italia, hanno presentato oggi le principali evidenze emerse dal rapporto di PwC Global Entertainment&Media Outlook 2021-2025 – Power shifts: Altering the dynamics of the E&M industry.
Lo studio, giunto alla 22esima edizione, rappresenta un’analisi complessiva dell’evoluzione della spesa nel settore, basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e sulle previsioni per il quinquennio successivo. L’edizione 2021 raccoglie le previsioni al 2025 sull’andamento in 53 paesi dei 14 principali segmenti: libri, business-to-business, cinema, data consumption, accesso ad Internet, pubblicità online, musica, radio e podcasts, quotidiani e periodici, pubblicità out-of-home, OTT video, TV tradizionale e home video, pubblicità televisiva, videogames-eSports e realtà virtuale.
Nonostante la crisi che il mondo ha attraversato, si prevede che il mercato al 2025 riuscirà a riprendersi con tassi di crescita positivi. Secondo le stime, i segmenti che registreranno i migliori risultati saranno la Virtual Reality che supererà i 6,9 miliardi di dollari (CAGR ’20-’25: +30,3%), l’Internet Advertising che arriverà a 487,9 miliardi (CAGR ’20-’25: +7,7%), e infine il Video OTT che raggiungerà 93,9 miliardi, con un CAGR ’20-’25 pari a +10,0%.
“Oggi più che mai l’importanza della tecnologia e dell’innovazione per la società attuale è chiara”, ha affermato in una nota Andrea Samaja. “Ma non solo, le aziende devono essere in grado di guardare al business in maniera audace, agile, empatica ed etica. La pandemia che stiamo affrontando ha dimostrato l’importanza cruciale che viene svolta dall’infrastruttura di rete e dalla connettività nel garantire la continuità dell’operatività delle aziende. Risulta pertanto fondamentale investire nell’infrastruttura tecnologica adeguata a poter garantire prestazioni e performance in grado di rispondere alle sfide del mercato in contesti di grandi incertezze come quella attuale”.
Ricavi dell’industria dell’Entertainment & Media in forte ripresa dopo il crollo a seguito della pandemia
L’industria dell’Entertainment & Media (E&M) a livello globale ha ripreso il suo slancio, con ricavi che creascono a tassi superiori a quelli dell’intera economia complessiva. L’industria da oltre 2 trilioni di dollari è sulla buona strada per crescere del +6,5% nel 2021 e del +6,7% nel 2022, alimentata dalla forte domanda di contenuti digitali e pubblicità. La crescita registrata segue un 2020 impegnativo soprattutto a causa del crollo del comparto dell’intrattenimento fisico.
I ricavi globali dell’E&M sono passati da 2,1 trilioni nel 2019 a 2 trilioni nel 2020, registrando un calo pari al -3,8%: la maggiore contrazione su base annua registrata nei 22 anni di eistenza dell’Outlook. In questo scenario però, lo spostamento della domanda dei consumatori, ha portato alla definizione di nuovi paradigmi e di nuovi spunti per le aziende del settore che si pongono adesso l’obiettivo di diversificare la propria offerta non solo in termini di contenuti ma anche in termini di modalità di fruizione. Il tasso di crescita composto annuale (CAGR) previsto per i ricavi E&M globali dal 2021 al 2025 risulta essere del +5,0%, portando i ricavi del settore a 2,6 trilioni di US$ nel 2025.
“Le misure adottate durante l’emergenza sanitaria hanno intensificato trend già esistenti e lo shock economico ha accelerato tendenze che erano già in corso: il risultato è un drammatico ampliamento del divario tra i settori più e meno reattivi”, ha sottolineato Maria Teresa Capobianco. “Il consumatore finale ha fatto dei servizi sul web e dell’eCommerce una priorità, lasciando così i propri dati ovunque. Aziende con modelli di business resilienti, dinamici e future-ready hanno saputo cavalcare l’onda e stanno trasformando il rischio in opportunità. La battaglia tecnologica portata avanti a colpi di Artificial Intelligence e connettività sarà il perno strategico per differenziarsi. Sarà necessario pensare e pianificare in maniera differente”.
Il passaggio allo streaming, al gaming e ai contenuti digitali sta trasformando l’intera industria
Le abitudini maturate durante il lockdown rimarranno radicate. L’aumento della digitalizzazione ha determinato un passaggio a prodotti digitali e vendite online, l’inarrestabile aumento dello streaming, la crescente influenza del social gaming e dei contenuti generati dagli utenti, la crescita della musica e della VR, i piccoli formati video, ecc.
Guardando questi singoli segmenti più da vicino, risulta evidente che lo streaming video è letteralmente esploso nel 2020 e la sua traiettoria di crescita è destinate a continuare. Si prevede, infatti, che i ricavi del Subscription Video On Demand (SVOD) crescerà a un CAGR del +10,6% fino al 2025, rendendolo un settore da 81,3 miliardi di dollari.
Allo stesso modo, i ricavi dei videogiochi e degli eSport continuano la loro rapida ascesa, raggiungendo i 147,7 miliardi di doallari nel 2020, con un CAGR del +5,7%. Il segmento sembrerebbe essere destinato a espandersi fino a diventare un business di quasi 200 miliardi di US$ (194,4 miliardi di US$) entro il 2025.
In questo contesto si colloca anche la realtà virtuale (VR), vale a dire il segmento E&M in più rapida crescita, sebbene partendo da una base ridotta. I suoi ricavi sono aumentati del +31,6% nel 2020 a 1,8 miliardi e si prevede che atterreranno a un CAGR del +30% o più nei prossimi cinque anni raggiungendo un fatturato di 6,9 miliardi nel 2025.
Anche la musica è pronta per una solida crescita a seguito di un crollo massiccio del -74,4% dei ricavi della musica dal vivo nel 2020. PwC prevede che i ricavi totali della musica cresceranno a un CAGR del +12,8% nei prossimi cinque anni, alimentati dallo streaming digitale, che si espanderà fino a diventare un mercato da 29,3 miliardi di dollari entro il 2025, insieme a un ritorno degli spettacoli dal vivo.
I segmenti tradizionali mantengono tuttora un ruolo di centrale importanza
L’accesso a Internet ha rappresentato il 34% della spesa E&M nel 2020 e aumenterà a un CAGR del +4,9%, passando da 694 miliardi del 2020 a 880 miliardi di dollari nel 2025. L’accesso a Internet mobile guiderà la crescita del mercato, con ricavi in aumento a un CAGR del +6,1% da 449 miliardi nel 2020 a 605 miliardi nel 2025, sostenuti dalla diffusione del 5G, dai progressi tecnologici in ambito mobile e dai pacchetti di contenuti premium. La spesa per la pubblicità su Internet, dal canto suo, è aumentata del +9% a 336 miliardi nel 2020, superando per la prima volta la spesa pubblicitaria ‘offline’ e si prevede una forte crescita pari al +7,7% CAGR nei prossimi cinque anni.
Seppure la grande perdita (-71% delle entrate al botteghino) registrata nel 2020 a causa delle chiusure che hanno impattato il segmento fino a Giugno 2021, si prevede che le entrate del cinema riprenderanno nel corso dell’anno, anche se non saranno in grado di tornare ai livelli pre-pandemia almeno fino al 2024.
Contestualmente la TV tradizionale/home video continua a mantenere il primato, rimanendo il maggiore segmento di consumo dell’industria E&M (223,6 miliardi nel 2020) anche se comincerà a sentire il peso dell’OTT continuando a contrarsi (-1,2% CAGR) nei prossimi cinque anni.
Passaggio generazionale: i giovani saranno serviti
Senza sorpresa, molti consumatori più giovani hanno poca consapevolezza o interesse per i media tradizionali. D’altro canto, sono esplose le piattaforme media progettate per i giovani consumatori o che offrono contenuti autentici e prodotti con leggerezza. Il gaming è fondamentale per il movimento giovanile e sta diventando un motore significativo del consumo di dati: infatti è sulla buona strada per essere la categoria di contenuti in più rapida crescita in questo senso, rappresentando il 6,1% del consumo totale di dati a livello globale entro il 2025, rispetto al 4,7 % nel 2020.
Cambiamenti normativi: retromarcia sulle piattaforme
Il controllo normativo delle big tech è l’ennesimo cambiamento impattante sull’E&M. Le pressioni dell’Antitrust sono aumentate con le richieste di smantellare le grandi piattaforme tecnologiche insieme alle proposte del governo per nuove normative sui media. Le modifiche agli attuali regimi normativi sono inevitabili ed è di vitale importanza che gli attori E&M incorporino i rischi normativi nei loro processi di pianificazione.
“La pandemia ha rallentato l’industria dell’Entertainment & Media lo scorso anno, ma ha anche accelerato e amplificato i cambiamenti di potere che stavano già trasformando il settore”, ha concluso Werner Ballhaus, Global Entertainment & Media Industry Leader Partner, PwC Germany. “Che si tratti di entrate al botteghino che si spostano su piattaforme di streaming, di contenuti che si spostano su dispositivi mobili o di relazioni sempre più complesse tra creatori di contenuti, produttori e distributori, le dinamiche e il potere all’interno del settore continuano a cambiare. Il nostro Outlook mostra che la fame di contenuti, i continui progressi tecnologici e nuovi modelli di business e modi per creare valore guideranno la crescita del settore per i prossimi cinque anni e oltre. Anche nelle aree che offrono la crescita del fatturato più convincente – come lo streaming video – è probabile che la natura della concorrenza cambi drasticamente nei prossimi anni”.