di Massimo Bolchi
“Questo rapporto analizza la crescente adozione dell’AI generativa nell’ambito della pubblicità digitale, evidenziandone le diverse applicazioni. Al di là della semplice semplificazione operativa, i professionisti stanno sfruttando sempre più la genAI per la creazione di contenuti e per potenziare la creatività”.
Così recita l’apertura dell’analisi, redatta ma Microsoft e IAB Europe sentendo 146 intervistati che possiedono una conoscenza approfondita dell’AI generativa, nel periodo compreso tra dicembre 2023 e febbraio 2024, con quasi la metà degli intervistati che può vantare oltre 10 anni di esperienza nel settore della pubblicità digitale in diversi dipartimenti e mercati in Europa.
Il report, intitolato ‘Understanding the adoption and application of AI in Digital Advertising’, mette in luce l’importanza di delineare chiaramente quali degli output siano umani e quali dell’AI generativa, per accrescere la fiducia in questa tecnologia, invitando al contempo tutte le parti interessate nel comparto, in particolare le associazioni, a fornire queste conoscenze essenziali alla più vasta platea di utenti ‘inconsapevoli’.
Un compito che riveste caratteri di urgenza, visto che – secondo lo stesso report – il 91% degli operatori del settore pubblicitario digitale sta già utilizzando, o ha utilizzato in un recente passato, o almeno sta sperimentando la Generative AI nelle proprie attività. Per quanto riguarda la necessità di aumentare la fiducia verso l’AI, una maggioranza sostanziale deglii intervistati (78%) ha sottolineato la necessità di politiche e regolamenti aggiuntivi agli esistenti. Inoltre, i due terzi (67%) hanno sottolineato l’importanza della moderazione umana per per infondere fiducia nell’IA.
La maggior parte degli intervistati, comunque, è in grado di fornire esempi o di parlare con sicurezza dell’AI: il 38% ha dichiarato di essere in grado di definirla citando casi di studio, mentre il 31% ha dichiarato di essere in grado di parlare con cognizione di causa di questa tecnologia e delle sue applicazioni.
La maggior parte degli intervistati ha descritto correttamente la Generative AI e le sue applicazioni: il 72% ha sottolineato la sua utilità per risolvere problemi specifici o per automatizzare le attività, il 70% l’ha intesa come uno strumento per creare nuovi contenuti, che non si basano su dati esistenti, mentre il 63% ha rilevato che può ‘imparare’ continuamente dai propri risultati, anche dagli errori.
I risultati dell’indagine mostrano anche che i professionisti del settore della pubblicità digitale si dedicano all’apprendimento dell’AI, pur riconoscendo la necessità di una maggiore formazione. Infatti il 38% degli intervistati dedica più di un’ora alla settimana all’aggiornamento sull’AI, ma per l’89% di tutti gli intervistati vi è consenso sul fatto che il settore ha bisogno ancora di una formazione sulla Generative AI, a tutti i livelli.
Alla domanda sull’attuale utilizzo dell’AI generativa all’interno della propria azienda, il 38% degli intervistati ha dichiarato che sta diventando parte integrante della loro vita lavorativa quotidiana e solo il 9% ha affermato di non aver mai utilizzato l’AI generativa nella propria azienda. Possiamo aspettarci che il numero di aziende che incorporano l’IA generativa nel loro processo di lavoro quotidiano sia in aumento: tra coloro che non la stanno ancora usando, il 90% ha dichiarato di avere intenzione di testarla all’interno della propria azienda nei prossimi 6 mesi.
Gli intervistati hanno comunque espresso una vasta gamma di prospettive sui vantaggi dell’AI generativa per loro stessi e per le loro aziende: una maggioranza significativa, due terzi (67%), ritiene che l’IA generativa fornisca un vantaggio competitivo alla propria azienda. Inoltre, uno schiacciante 79% prevede che l’AI Generativa generativa semplificherà il processo di creazione e gestione delle campagne, consentendo ai dipendenti di dedicarsi a compiti più strategici.
Questa trasformazione, però, non è priva di ostacoli; è necessaria una maggiore formazione, insieme a una chiara moderazione umana e alla netta distinzione – ancora non sempre esistente – tra prodotti umani e prodotti della Generative AI.