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La cucina cinese è tra le più ordinate al mondo. Lo rivela Just Eat in occasione del Capodanno Cinese 2020

In occasione del Capodanno Cinese 2020, che si celebra il 25 gennaio, Just Eat racconta, grazie ai sui osservatori sul cibo a domicilio, il successo della cucina e delle specialità della tradizione cinese anche nel nostro Paese e nel mondo. Infatti, la Mappa del Cibo a Domicilio all’estero di Just Eat (2019) attesta che quella cinese è la terza cucina più ordinata a livello internazionale e per Irlanda e Spagna è addirittura al primo posto. Con uno sguardo più vicino, anche in Italia la cucina cinese piace molto ed è richiesta lungo tutta la Penisola, posizionandosi al quarto posto (secondo la Mappa del Cibo a Domicilio in Italia di Just Eat, 2019) fra le più ordinate.

Le richieste a domicilio di cucina cinese sono infatti cresciute del +30% anno su anno (dicembre 2019) con una buona propensione da parte delle persone sia di gustare i sapori più noti, sia di scoprire ricette tipiche di un Paese così lontano.

Le città che ordinano di più e quelle che crescono di più

La cucina cinese è richiesta da nord a sud in Italia e secondo la classifica di Just Eat i ‘regni’ di dominio di questo cibo sono, in classifica per quantità di ordini: Roma, Bologna, Torino, Milano, Genova, Firenze, Trieste, Ferrara, Pisa e Modena.

In termini di trend, ovvero di città che dimostrano la maggior crescita di richieste di questa cucina, fra quelle analizzate da Just Eat lungo la Penisola nel 2019, è La Spezia con +105% a registrare il più alto livello di incremento di ordini, seguita da Foggia con +90%, Udine con +71%, Bari con +47%, Torino con +40%, Trieste con +39%, Bologna con +33%, Firenze con +31%, Genova con +30%, Roma con +18% e Verona con +13%.

Un discorso a parte merita poi Milano, dove l’incremento è pari al +15% per la cucina cinese in generale, ma che guida il nuovo trend 2019 di Bao e Ravioli, con un filtro dedicato sull’applicazione, tra le cucine a disposizione.

I piatti più ordinati e in crescita

La cucina cinese ha i propri piatti must, conosciuti e diffusissimi, che hanno favorito la notorietà della gastronomia dell’Estremo Oriente e hanno conquistato i palati degli italiani. Gli involtini primavera sono infatti il quarto piatto preferito in Italia in assoluto a domicilio, dopo la classica pizza margherita, le patatine fritte e la pizza alla diavola. La top 10 dei piatti cinesi più gettonati invece vede, dopo gli involtini primavera, il riso alla cantonese (2° posto), i ravioli alla griglia di carne o di gamberi (3° posto), i ravioli al vapore con gamberi (4° posto), il pollo alle mandorle (al 5° posto), le nuvole di drago (al 6° posto), gli spaghetti di soia con verdure (al 7° posto), il pollo in salsa agrodolce (all’8° posto), gli spaghetti di riso con verdure (al 9° posto) e per concludere, il pollo con funghi e bambù (al 10° posto).

A decretare il trend, ovvero i piatti con il maggior incremento di ordini nel 2019, sono i ravioli (con fino al +250% per quelli arrosto, artigianali, street food e brasati, e +135% per quelli vegetariani), seguiti da Bao e Baozi (+220%), noodles cinesi soprattutto con manzo (+130%), per concludere con il manzo piccante con verdure cucinate e mixate secondo varie ricette (+90%).

Quando e come si mangia la cucina cinese

Nel 2019 la top 3 di mesi in cui gli italiani hanno ordinato a domicilio la cucina cinese sono stati, in ordine: novembre, dicembre e maggio. L’abitudine di consumare questi cibi è forte soprattutto il venerdì sera, seguito dal giovedì e dal lunedì sera, a conferma che il food delivery si integra sempre di più nelle abitudini quotidiane.

Identikit del perfetto mangiatore di cucina cinese

Qual è il profilo delle persone che amano più di tutte la cucina cinese? Just Eat afferma che sono le donne a ordinare più cibo cinese rispetto agli uomini (54% vs 46%) e dal punto di vista delle professioni sono gli impiegati a registrare più richieste (40%), seguiti da studenti (30%) e da liberi professionisti (17%). La fascia d’età 26-35 anni è quella che preferisce le specialità orientali (35%), seguita da 36-45 anni (23%),18-25 anni (18%) e over 45 (10%).