La Banca Centrale del Brasile ha ingiunto a Visa e Mastercard di interrompere il supporto ai pagamenti mobili tramite WhatsApp, dopo solo una settimana di attività: un colpo alle ambizioni finanziarie della app che con il nome di Whatsapp Pay era figlia diretta di Facebook, un sistema di pagamento tramite social network che imita quanto già fanno in Cina con WeChat Pay.
Comunque, poiché tutte le banche partner di WhatsApp forniscono il servizio tramite carte emesse da Visa o Mastercard, l’ordine sospende di fatto il servizio in modo completo. Il Brasile era stato scelto come paese di lancio da Facebook e doveva rappresentare solo il primo passo dell’iniziativa globale.
In una nota, il Banco Central do Brasil ha affermato che questa sospensione gli “darebbe il tempo di valutare i rischi per il sistema finanziario del Paese, e la conformità dell’iniziativa di Whatsapp con numerose leggi correlate sull’argomento specifico”.
L’iniziativa di blocco è stata necessaria, prosegue la nota, “per preservare un ambiente competitivo adeguato, che garantisca il funzionamento di un sistema di pagamento interoperabile, rapido, sicuro, trasparente, aperto ed economico”.
La nota poi prosegue citando le preoccupazioni relative alla concorrenza, all’efficienza e alla riservatezza dei dati. WhatsApp ha lanciato il sistema di pagamento in Brasile con molta enfasi solo la scorsa settimana, e non si attendeva certo di essere bloccato così in fretta: aveva anzi in in programma di estendere la disponibilità del servizio agli utenti di tutto il mondo, come ribadito dal CEO Mark Zuckerberg.
Già nel maggio 2019, Zuckerberg aveva infatti affermato che la fornitura di pagamenti mobili era parte integrante della sua visione dell’azienda, sottolineando che era “una delle cose più importanti che possiamo fare”.