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Meta introduce in Australia e Nuova Zelanda le ‘spunte blu’ a pagamento su Facebook e Instagram. Elon Musk ha fatto scuola con Twitter

Meta, società madre di Facebook, ha lanciato un servizio in abbonamento, chiamato Meta Verified, che consentirà agli utenti di aggiungere la ‘spunta blu’ ai loro account Instagram e Facebook a fronte di pagamento di 11,99 dollari (da rete fissa) o di 14,99 dollari, da mobile. La spunta serve per avere la certezza che l’interlocutore raffigurato sul social sia davvero chi sostiene di essere, oltre a disporre di altri servizi accessori. Lo ha dichiarato domenica l’amministratore delegato Mark Zuckerberg, aprendo così un nuovo canale di ricavi che ha avuto un altalenante successo per il suo rivale – più piccolo -Twitter. E in quest’ambito sembra proprio che Elon Musk abbia fatto scuola, vista la recentissima mossa di Meta.

Il servizio di abbonamento, in fase di lancio in Nuova Zelanda e Australia a partire da questa settimana, consentirà agli utenti di verificare la propria identità utilizzando la carta d’identità. L’azienda ha specificato anche che il servizio in abbonamento offrirà una “maggiore visibilità e reach“, una migliore protezione contro gli attacchi di falsa impersonificazione, disporrà e di una accesso diretto all’assistenza clienti.

‘Meta Verified’, così si chiama il servizio, “è un modo per aumentare l’autenticità e la sicurezza dei nostri utenti“, ha dichiarato Zuckerberg in un post su Facebook. Il servizio di abbonamento sarà presto esteso ad “altri Paesi”, ha inoltre confermato nella stessa dichiarazione, senza specificare la tempistica.

I ricavi di Meta, che in oltre dieci anni e mezzo dalla sua fondazione ha scelto di non far pagare ai clienti la maggior parte dei suoi servizi, hanno subito un duro colpo negli ultimi anni a seguito della decisione di Apple di introdurre severe modifiche alla privacy su iOS che limitano la capacità dell’azienda sociale di tracciare le attività degli utenti su Internet. L’azienda guidata da Zuckerberg, che ricava quasi tutto il suo denaro dalla pubblicità, ha dichiarato che la mossa di Apple le è costata più di 10 miliardi di dollari di mancati introiti pubblicitari nel 2022.

“A lungo termine, vogliamo costruire un’offerta di abbonamento che sia preziosa per tutti, compresi i creator, le aziende e la nostra comunità in generale”, ha ribadito Zuckerberg nel blogpost. “Nell’ambito di questa visione, stiamo trasformando il significato del badge Meta Verified, in modo da far sì che più persone possano fidarsi dell’autenticità degli account con cui interagiscono”.

L’annuncio di domenica segue il lancio del servizio di abbonamento da parte di Snap, che per prima aveva infranto il taboo del pagamento l’anno scorso, e che ha già trasformato oltre un milione di utenti in paid client, e il rilancio da parte di Elon Musk del servizio di abbonamento di Twitter, Twitter Blue, per offrire una serie di funzionalità aggiuntive, tra cui il segno di spunta blu. Negli ultimi mesi Twitter ha esteso Twitter Blue a oltre una dozzina di mercati, tra cui India e Indonesia. Secondo The Information, a metà gennaio solo circa 180.000 account avevano però aderito a Twitter Blue.

Il segno di spunta blu è da tempo una delle caratteristiche più ambite delle piattaforme di social media. In precedenza era riservato a personaggi pubblici come legislatori, attori, musicisti, atleti sportivi e giornalisti. Musk avevo però criticato questo approccio, sostenendo che la ‘spunta blu’ dovrebbe essere aperta a tutti, avvisando che chi ha ottenuto il segno di spunta blu al di fuori dell’abbonamento a Twitter Blue è destinato a perderlo. “Non ci saranno cambiamenti per gli account su Instagram e Facebook che sono già verificati in base a requisiti precedenti, tra cui l’autenticità e la notorietà”, ha invece dichiarato per ora Meta.