I contenuti visuali stanno ormai dominando il mondo dell’eCommerce e valorizzarli è alla base di una buona strategia per cogliere l’attenzione e contribuire alla costruzione di un’esperienza d’acquisto ottimale per i potenziali clienti. Per BrandOn Group, online sales enabler con una forte esperienza di vendita sui marketplace a livello internazionale, le aziende che curano in modo professionale la predisposizione del proprio catalogo online aumentano del 67% le vendite.
“I dati analizzati riguardano tutte le categorie di prodotto che i clienti di BrandOn Group vendono a livello internazionale attraverso la nostra piattaforma”, dichiara nella nota Ilaria Tiezzi, CEO di BrandOn Group. “L’aspetto visivo, relativo al caricamento di fotografie professionali, capaci di valorizzare il prodotto in ogni sua accezione, è di fondamentale importanza per il successo di un eCommerce, specialmente nei settori dell’abbigliamento e home&living, due comparti chiave del Made in Italy che hanno fatto segnare rispettivamente il 21% e il 30% di crescita online negli ultimi 12 mesi, nell’Informatica ed elettronica, che in Italia vale 6 miliardi di euro (+18%), nel Food&Grocery, che vale oggi 2,5 miliardi di euro (+56%), oltre che in categorie sempre più rilevanti come il pharma, il beauty e lo sport&fitness”.
Già da diverso tempo le statistiche sul comportamento dei consumatori sulle piattaforme di eCommerce sono chiare: a far segnare i tassi di conversione più alti sono i siti e le piattaforme che consentono di visualizzare un ampio numero di immagini, permettendo all’utente di avere una panoramica a 360 gradi del prodotto, avvicinando l’esperienza d’acquisto a quella tradizionale all’interno di un punto vendita fisico.
Nello stesso senso è da leggersi la crescente importanza di Instagram nell’eCommerce, un social network legato per propria natura alle immagini, che soprattutto per i Millennials sta diventando sempre più un canale per la scoperta e l’acquisto di prodotti.
Non è una sorpresa, quindi, che proprio la parte ‘fotografica’ sia la prima della lista stilata da BrandOn dei 5 aspetti più rilevanti per rispondere correttamente alle esigenze dei consumatori nel mercato online globale.
1. Rendere visibile ogni dettaglio dei prodotti con una fotografia professionale. Nonostante l’acquisto online stia diventando un’abitudine sempre più diffusa e trasversale tra le fasce d’età, il consumatore oggi è sempre più esigente sulla qualità del materiale fotografico a disposizione e si aspetta, sia di potere esaminare ogni dettaglio dello stesso su sfondo bianco (con l’opzione zoom), sia di vedere il prodotto esposto in un contesto (indossato per gli articoli di abbigliamento, inserito in una stanza per i complementi di arredo). Per questo, è consigliato utilizzare scatti effettuati da fotografi qualificati, in grado di restituire un’immagine che rispecchi la realtà del prodotto in tutti i suoi aspetti. È inoltre importante utilizzare immagini HD che possano essere ottimizzate per la riproduzione sugli schermi degli smartphone, attraverso i principali sistemi operativi mobile o via app: in questo modo è possibile sfruttare il crescente dell’acquisto da dispositivo mobile.
2. Mantenere costantemente aggiornato il catalogo dei prodotti. L’aggiornamento delle quantità in stock deve essere garantito in tempo reale e idealmente il prezzo dovrebbe essere costantemente aggiornato in base ad algoritmi di ottimizzazione che tengono conto del prezzo scelto per il prodotto da venditori competitor. Per evitare l’obsolescenza del catalogo, è necessario un allineamento continuo sui prodotti disponibili alla vendita attraverso l’eliminazione degli articoli usciti dalla produzione, l’aggiunta di nuovi prodotti e l’aggiornamento dei prodotti che rimangono in catalogo ma subiscono modifiche.
3. Descrivere i prodotti con un occhio all’emozione e un occhio alla SEO. La descrizione è la parte più complessa dell’offerta online. La situazione ottimale è quella dove all’interno di una descrizione il più possibile emozionante e personale, siano presenti anche tutte le parole chiave che consentono l’indicizzazione del prodotto nelle chiavi di ricerca. All’inizio potrà sembrare una ‘mission impossible’, ma anche in questo caso è possibile (e consigliato) affidarsi all’esperienza di esperti.
4. Ciascun marketplace ha le sue regole: occorre conoscerle e ‘ripassarle’ spesso. Vendere online significa, sempre di più, essere in grado di ottenere visibilità all’interno di piattaforme con regole e logiche specifiche. Gli standard esistono, ma avere una profonda conoscenza, ad esempio, di quali informazioni sono obbligatorie e quali sono opzionali può permettere di scalare le gerarchie all’interno del singolo marketplace. Per questo, è necessario il supporto di persone preparate che conoscano l’evoluzione del singolo marketplace in questione e che sappiano muoversi al suo interno applicando le strategie più adeguate.
5. Pensare ai potenziali clienti internazionali. Diversi Paesi, diversi marketplace, diverse regole: se in Italia la componente online sta iniziando solo negli ultimi anni ad avere percentuali rilevanti sul totale Retail (oggi ogni 100 euro spesi, circa 8 sono legati ad acquisti via web), il maggiore vantaggio di aprire un negozio online è quello di potersi confrontare con mercati dove l’eCommerce è già più maturo. Ogni mercato di destinazione ha la sua lingua, le sue condizioni normative e di mercato, per questo è fondamentale avvalersi di servizi professionali di traduzione delle descrizioni e della didascalie dei prodotti, oltre ad integrare metodi di pagamento specifici per i diversi Paesi. Questo consentirà ai clienti di vivere un’esperienza fluida e soddisfacente, permettendo alle aziende di competere sui diversi mercati oltreconfine.
“Da quasi 10 anni seguiamo le dinamiche dell’eCommerce in Italia, un mercato che in questo lasso di tempo è cambiato tantissimo”, conclude Ilaria Tiezzi. “Per fare qualche esempio, nel 2010 l’eCommerce in Italia valeva in totale 6,5 miliardi di € (l’1% del totale Retail), l’export via eCommerce valeva 1 miliardo di €, gli smartphone avevano appena fatto il loro debutto e i più avanzati avevano uno schermo di circa 3 pollici: il mobile commerce era ai suoi primi passi. Nel 2020 utilizziamo smartphone con schermi da 6” in alta risoluzione e li usiamo sempre più per acquistare online: si prevede che i soli acquisti da mobile varranno 12,8 miliardi di €, in crescita del 42% annuo. E l’export di prodotti B2c via eCommerce oggi vale 11 miliardi di €. Per convertire una visualizzazione in un acquisto è sempre più necessario utilizzare immagini in HD e zoomabili per consentire di visualizzare i dettagli del prodotto. E le immagini devono essere accompagnate da testi emozionali in ottica SEO ben tradotti per i clienti internazionali sulle piattaforme estere. Solo con questa cura della digitalizzazione del catalogo, il cliente può avere un’adeguata percezione del prodotto e vivere, così, la migliore esperienza di acquisto possibile”.