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Il Covid e la semplificazione burocratica: smart working, DAD e dematerializzazione dei documenti

Negli ultimi due anni abbiamo provato sulla nostra pelle che un mondo più digitale e meno burocratico può aiutarci a superare le avversità della vita o comunque permettere che la quotidianità scorra lo stesso, anche con un virus che non ci permette di uscire di casa.

Lo smart working, la DAD e la dematerializzazione dei documenti sono stati strumenti fondamentali per ricreare una realtà dove è stato possibile continuare la nostra vita, seppur in forma diversa, senza per forza farci bloccare e sentirci isolati dal resto del mondo.

Anche nel post quarantene la semplificazione e lo snellimento dei passaggi burocratici sono fondamentali per non far creare assembramenti negli uffici e limitare il numero di persone che li frequentano. Snellendo le procedure il beneficio che se ne trae è enorme, imparare a usarli è fondamentale, oltre che comodo, sappiamo tutti quanto può essere noioso fare le file negli uffici per compilare documenti e simili quando c’è la possibilità di fare tutto con comodo da casa.

Infatti uno degli strumenti più utili è la Firma elettronica qualificata, grazie a questo strumento è possibile snellire di tanto il work flow delle aziende e dei privati. Infatti potendo firmare autonomamente e dal proprio cellulare o pc i documenti, non solo aiutiamo il pianeta diminuendo la carta, ma si accorciano di tanto i tempi per lo scambio delle documentazioni, il risultato è che i privati hanno più tempo libero e le aziende e i professionisti guadagnano tempo da poter dedicare ad altre attività.

La diffusione e l’uso intelligente della tecnologia può stimolare anche l’occupazione, e affrontando, grazie alle sue molteplici possibilità, le varie difficoltà che ci arrivano sul cammino l’obiettivo è creare un modo nuovo e migliore di vivere la quotidianità.

Infatti snellendo le burocrazie varie si può migliorare il servizio sanitario, si possono rendere i trasporti più sicuri ed efficienti (se diminuisce il numero di persone costrette a spostarsi perché hanno delle pratiche da firmare aumenta l’efficienza), al contempo si ridurrà l’inquinamento ambientale e si potrà garantire un accesso più agevole ai servizi pubblici e ai contenuti culturali.

Il miglioramento dovuto alla tecnologia però dovrà essere affiancato dal rafforzamento della fiducia del cittadino nel digitale, compito che spetta alle istituzioni. L’unione Europea garantisce ai suoi cittadini vari diritti che sono relativi al contesto digitale, ad esempio la libertà d’espressione e d’informazione, la protezione dei dati personali e della riservatezza di questa. Il problema è che questi diritti sono scritti in varie norme che non sono sempre facili da trovare, l’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza degli utenti in modo trasparente e comprensibile, con spiegazioni semplici, in modo da aumentare la loro fiducia nel digitale.

Possiamo dire che il Covid abbia dato una grande spinta alla digitalizzazione del nostro paese, anche se il lavoro da fare è ancora tanto; ognuno però, informandosi e facendosi aiutare da chi magari è più esperto, può fare i primi passi nel mondo digitale, per godere appieno dei vantaggi che questo offre e per poter stare al passo con la profonda innovazione che negli ultimi anni le nuove tecnologie stanno apportando in tutto il comparto amministrativo.