Il 20 settembre Apple ha reso disponibile iOS 15, il nuovo sistema operativo per i telefoni iPhone. Nell’aggiornamento di sistema è stata introdotta la possibilità di digitare il simbolo fonetico ə, l’ormai celebre ‘schwa’, che in alcuni contesti viene usato al posto della desinenza maschile plurale per includere sia uomini e sia donne, e al posto di desinenze femminili e maschili per riferirsi alle persone che non si riconoscono nel binarismo di genere.
Apparentemente complessa, la cosa è invece chiarissima per coloro che intendono seguire le università statunitensi, dove sono riconosciuti 31 diversi ‘generi’, tra reali e autoattribuiti, a studenti e docenti. Anzi a studentə e docentə. Essendo un simbolo dell’alfabeto fonetico, ha una pronuncia – come la prima a di ‘again’, anche se è assente in italiano, il che lo rende più facile da leggere di altri simboli utilizzati al medesimo scopo, quali l’asterisco (*).
Lo schwa può essere digitato in maniera semplice sulla tastiera dello smartphone dotato di iOS 15, come si fa per le lettere accentate e per caratteri speciali: basta tenere premuta sulla tastiera la lettera ‘e’ facendo comparire una serie di varianti della lettera, tra cui anche lo schwa.
Resta incognita invece l’enfasi posta da Apple e dai giornalisti tecnici su questa modifica: dopotutto la stessa funzione è disponibile su Android da tempo, non solo sulle ultime versioni del S.O. Abbiamo provato a digitare lo schwa su un terminale con Android 7 e il carattere è apparso esattamente come su uno recente dotato di iOS 15. Ma si sa – al di là delle polemiche sulla gender neutrality e sulla gender (self)perception, Apple ‘do it better’.