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Il 71% delle aziende del settore media ha già implementato l’intelligenza artificiale per la gestione dei contenuti. Lo rivela il report di Minsait

Elena Pablos, Direttore Telco e Media Minsait
Elena Pablos, Direttore Telco e Media Minsait

Dalla produzione di contenuti, alla traduzione di testi, fino alla gestione dei documenti, l’intelligenza artificiale ha contribuito a ottimizzare i processi e a trasformare le operazioni dei media tradizionali. Tanto che il 71% delle aziende del settore media ha già implementato l’intelligenza artificiale per la gestione dei contenuti, evidenziando l’importanza di queste soluzioni per migliorare l’efficienza, e l’85% di esse la utilizza per l’evoluzione dei prodotti e lo sviluppo di nuove funzionalità.

Lo rivela l’analisi settoriale contenuta nel rapporto Ascendant di Minsait (Indra) che, con il titolo ‘AI: radiografia di una rivoluzione in corso’, analizza il suo grado di adozione nelle aziende private e nelle istituzioni pubbliche.

L’uso dell’intelligenza artificiale nei media si è concentrato sulla raccomandazione e sull’iper-personalizzazione perché fornisce una maggiore precisione, migliora l’esperienza dell’utente e incoraggia il consumo di nuovi contenuti. Pertanto, il settore si è rivolto all’intelligenza artificiale per due compiti principali: la gestione dei contenuti per la distribuzione personalizzata o l’ottimizzazione dei titoli (sette su dieci) e la gestione della pubblicità per personalizzare le campagne e analizzarne le prestazioni (57%).

In termini di casi d’uso specifici, il rapporto rileva che il 43% delle aziende del settore utilizza l’IA per progettare nuovi servizi e il 29% per migliorare la conoscenza e la gestione dei clienti, stabilire strategie di pricing e identificare opportunità e minacce del mercato.

Inoltre, l‘aumento dell’efficienza operativa è una delle principali motivazioni per l’integrazione dell’IA per il 54% delle aziende del settore dei media, mentre il 46% del settore ritiene che migliori l’offerta di servizi e la conoscenza dei clienti, ottimizzando così i risultati aziendali. Il rapporto evidenzia anche che il 40% di queste aziende ha capitoli legati all’IA nei propri piani strategici e più della metà (60%) è in grado di acquisire informazioni in tempo reale.

Uno strumento fondamentale per il futuro del settore

“Il settore dei media è nel mezzo di un processo di trasformazione dovuto alla necessità di affrontare problemi economici e tecnologici. In questo contesto, l’intelligenza artificiale è emersa come strumento chiave per affrontare queste sfide e cogliere nuove opportunità”, spiega in una nota Elena Pablos, Direttore Telco e Media di Minsait. “Nel breve termine si prevede che le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale saranno in grado di rilevare contenuti manipolati o fabbricati sulla base dell’uso improprio dell’intelligenza artificiale. In Minsait stiamo già lavorando su casi d’uso che ci permettano di prevenire la diffusione di fake news e di garantire la veridicità delle informazioni”.

Focus su etica e sostenibilità

D’altra parte, secondo il rapporto di Minsait, la tendenza del settore a orientarsi verso una maggiore sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa attribuisce un ruolo di primo piano all’IA, responsabile di ridurre al minimo l’impatto ambientale dei media con soluzioni che riducono l’impronta di carbonio e il consumo energetico. Il documento prevede inoltre che, nei prossimi anni, le aziende del settore dei media porranno maggiore enfasi sull’etica e sulla sicurezza dei dati per garantirne la privacy ed evitare pregiudizi.