Al CES (Consumer Electronic Show), attualmente in corso a Las Vegas, IBM ha presentato la sua soluzione per il mondo della pubblicità, l’Advertising Accelerator con Watson, la prima applicazione ad arrivare sul mercato che utilizza l’Artificial Intelligence allo scopo di prevedere la migliore combinazione di elementi creativi per spingere al massimo l’engagement raggiungibile in un target group ben definito.
In altre parole, l’AI di IBM, Watson, viene utilizzata per creare campagne progettate allo scopo di comprendere la aspettative dei consumatori e ingaggiarli, risolvendo criticità quali l’indirizzamento e la personalizzazione. L’IBM Advertising Accelerator rende l’AI più accessibile agli investitori pubblicitari, mettendo a loro disposizione modelli predittivi più veloci per sviluppare la performance creativa, la scoperta della audience e riassumere gli insight azionabili. La soluzione proposta, infatti, è pronta ad apprendere e prevedere, aiutando gli investitori a capire meglio la composizione e le preferenze del pubblico, allo scopo di dar forma alle future media strategies.
“Il targeting della pubblicità”, spiega in una note Jeremy Hlavacek, Head of Revenue, IBM Watson Advertising, “mette in grado i marketer di identificare i loro ‘core customer’, che spesso ricevono un eccesso di massaggi pubblicitari non profilati su di loro, e che quindi non producono nessuna risposta immediata allo stimolo”.
La soluzione proposta da IBM rovescia questo scenario, permettendo agli investitori pubblicitari di smettere di reagire semplicemente a quello che si rivela ‘dopo’ l’esposizione per iniziare invece a predire, grazie alla iperpersonalizzazione che lavora principalmente in quattro ambiti qui di seguito sintetizzati:
Anticipazione: predice quali elementi creativi sono in grado di stimolare l’engagement.
Segmentazione: scopre nuove audience di nicchia per concorrere ad allargare i destinatari del messaggio coinvolgendo chi non è stato ancora raggiunto dallo stesso.
Rivelazione: analizza tutte le campagna del punto di vista dell’audience, estraendo spunto di riflessione sulle esperienze proposte che hanno riscosso la maggiore e la minore accoglienza da parte dei destinatari.
Riconoscendo il valore potenziale che l’IBM Advertising Accelerator con Watson può garantire, sono già alcuni marchi primari che stanno implementando questa soluzione ‘audience predictive’ ancora in fase beta.