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I social media sono un ponte essenziale per collegare attività di brand e performance marketing. Il Report di WARC

Il ruolo dei Social Media continua a evolvere: da un lato svolge un compito sempre più rilevante nel collegare il brand con il performance marketing, dell’altro serve a convertire l’engagement in efficacia di risultato attraverso il social commerce.

Questa è una delle conclusioni delineate nell’ultimo studio di WARC, il ‘2020 Effective Social Strategy Report’, che include anche una valutazione delle implicazioni per gli inserzionisti pubblicitari, le agenzie e i media owner, insieme ai contributi dei membri della giuria della categoria ‘Effective Social Strategy’ dei WARC Awards e ad altri commenti di esperti.

Nel rapporto è anche evidenziata la necessità che le strategie social siano rilevanti non solo per il pubblico a cui si rivolgono, ma anche per la piattaforma in cui operano, e che i brand che affrontano drastici cambiamenti di budget possono imparare dagli attività social delle organizzazioni no profit.

“Abbiamo analizzato i case study vincenti di quest’anno per identificare le tendenze chiave del social marketing e i principali driver che collegano una strategia social al successo aziendale”, commenta in una nota Lucy Aitken, Managing Editor, Case Studies, WARC. “In questo rapporto, forniamo azioni realizzabili e approfondimenti indirizzati ai marketer e alle agenzie che possono essere applicati alle strategie social per le prossime campagne”.

Il Rapporto di WARC identifica e approfondisce quattro temi chiave, che si possono così sintetizzare.

Collegamento tra brand e performance marketing
Una strategia social chiaramente articolata può aiutare a unire i punti tra marchio e performance marketing. Quando le informazioni estratte dalle piattaforme social vengono combinate con i dati giusti, diventa più facile indirizzare le “persone giuste con il messaggio giusto al momento giusto”, come si usa dire, aumentando le percentuali di clic through e il successivo – e sperabile – coinvolgimento.
La Deutsche Bahn ha fatto proprio questo con un video social indirizzato ai giovani tedeschi che evidenzia quanti soldi e CO2 potrebbero essere risparmiati attraverso il turismo domestico, mentre Carla Funk, Senior Strategic Planner, Ogilvy Germany, sottolinea “per collegare il marchio al performance marketing occorre evitare di ragionare per silos, e operare per colpire un obiettivo comune attraverso una pluralità di azioni”.

Il Social Commerce è in aumento
Il social commerce sta diventando sempre più diffuso, in particolare a causa dei brand che accelerano le loro strategie di distribuzione per via dei a causa dei lockdown: il 62% dei brand afferma che ridurrà il proprio investimento in advertising nei prossimi mesi, mentre il 32% prevede di spendere una quota maggiore per l’eCommerce.
In particolare la aziende del settore Quick Service Restaurant (QSR), offrono preziose lezioni su come coinvolgere le persone in tutto il canale e come convertire l’impegno in efficacia. Burger King ha ottenuto un aumento delle vendite promuovendo il suo nuovo prodotto attraverso una campagna ‘strisciante’ sulle pagine degli influencer dei social media.
Più recentemente, sono emerse nuove iterazioni del social commerce, in particolare in Cina, dove i consumatori stanno iniziando ad acquistare regolarmente dall’interno degli streaming live e dai video in forma breve, come quelli di Douyin.

È necessaria coerenza tra pubblico targetizzato e piattaforme social
Le strategie social devono essere radicate nella cultura della piattaforma e dell’audience se devono essere rilevanti sia per il pubblico a cui si rivolgono sia per la piattaforma u cui si sviluppano. Questo è particolarmente vero quando si rivolge a un pubblico più giovane: è necessario porre attenzione alla campagne eseguite in modo ‘autentico’ e sulla piattaforma più adatta per il pubblico correttamente individuato: ad esempio, TikTok – al di là dei problemi politici che esacerba – è sul momento altrettanto popolare di Twitter tra i 18 e i 24enni del Regno Unito.

I brand possono imparare dalle organizzazioni no profit
I marchi senza fini di lucro possono offrire alle imprese commerciali un po ‘di ispirazione vincente nello sviluppo di una strategia di successo sui social media a fronte di un budget limitato.
Ad esempio, con una semplice idea su Instagram, costruita attraverso Facebook Creative Shop, il WWF ha ‘dirottato’ il Black Friday, massimo evento consumistico occidentale indirizzandosi alle persone pronte allo shopping, consegnando loro un messaggio potente sulle specie in via di estinzione.