Dynatrace ha annunciato i risultati di un’indagine globale indipendente, condotta da Coleman Parkes, su 130 CIO e professionisti IT senior responsabili dell’innovazione in ambito retail. La ricerca ha rivelato che i retailer stanno lottando per tenere il passo con la complessità dei moderni ambienti multicloud che supportano le esperienze omnicanale dei clienti e le applicazioni business critiche. Questi ambienti sono fondamentali per creare l’agilità necessaria per accelerare la fornitura di servizi digitali di alta qualità che consentono ai retailer di creare esperienze di acquisto nuove e innovative.
Tuttavia, i team IT in ambito retail sono sommersi dai dati e trascorrono ore in attività manuali e di routine per monitorare i loro ambienti cloud, perdendo tempo che potrebbe essere speso per promuovere l’innovazione e creare valore per l’azienda.
I risultati principali che emergono dalla ricerca rivelano:
- Spinta per un’innovazione più rapida in ambito retail. Il 99% dei retailer ha adottato un ambiente multicloud per stare al passo con il ritmo accelerato della trasformazione digitale.
- Crescente complessità IT. In media, i retailer si affidano a 6 diverse soluzioni per monitorare la propria infrastruttura multicloud.
- La difficoltà di monitoraggio dell’infrastruttura mette a rischio l’esperienza del cliente. Il 64% dei rivenditori afferma che la moltitudine di strumenti rende difficile ottimizzare le prestazioni della propria infrastruttura.
- La mancanza di visibilità influisce sulle entrate. Il 91% dei retailer afferma di aver bisogno di una migliore visibilità e una maggiore comprensione dell’impatto che gli investimenti nell’infrastruttura IT hanno sulla crescita dei ricavi.
- I punti ciechi ostacolano l’innovazione in ambito retail. Il 60% dei retailer afferma che i punti ciechi della visibilità sugli ambienti multicloud rappresentano un rischio per la trasformazione digitale, poiché i team IT si trovano in difficoltà a monitorare l’infrastruttura end-to-end.
“I consumatori di oggi si aspettano che i rivenditori offrano un flusso costante di nuovi servizi digitali che creino esperienze di acquisto più fluide e coinvolgenti”, ha commentato in una nota Emanuele Cagnola, Regional Director Italy di Dynatrace. “C’è più pressione che mai per stare al passo con le tendenze emergenti e tenere alla larga i competitor in un settore notoriamente frenetico. Le architetture multicloud sono state fondamentali per consentire ai retailer di tenere il passo con queste richieste, fornendo l’agilità di cui hanno bisogno per innovare più velocemente. Tuttavia, i team stanno lottando per gestire la complessità che questi ambienti multicloud comportano, il che sta richiedendo tempo che potrebbe essere speso meglio per guidare la trasformazione digitale e trovare nuovi modi per soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti”.
Ulteriori risultati della ricerca includono:
- Gli approcci manuali non sono più sufficienti. Il 63% dei retailer afferma che le tradizionali soluzioni di monitoraggio dell’infrastruttura non sono più adatte allo scopo in un mondo multicloud.
- Il monitoraggio dell’IT sottrae risorse ai retailer. Il 60% dei retailer afferma che la gestione dell’infrastruttura comporta un consumo crescente di risorse IT, poiché i team sono costretti a passare da una soluzione e una dashboard all’altra per ottenere informazioni dettagliate.
- Le attività manuali e di routine rallentano l’innovazione in ambito retail. Quasi la metà (42%) del tempo degli innovatori in ambito retail viene sprecato in lavori manuali e di routine per “continuare a far funzionare le cose” nei propri ambienti, creando un notevole spreco di produttività e la perdita di opportunità di guadagno a causa dei ritardi nell’innovazione.
- Una piattaforma unificata è al centro del successo del retail. Più della metà (63%) dei retailer ritiene che gli approcci tradizionali di monitoraggio dell’infrastruttura debbano essere sostituiti con una piattaforma in grado di fornire visibilità end-to-end su ambienti multicloud.
“I team IT di vendita al dettaglio stanno affogando nei dati mentre cercano di domare la complessità nei loro ambienti multicloud dinamici”, ha concluso Cagnola. “I team che utilizzano ancora gli approcci di monitoraggio tradizionali sono costretti a dedicare molto tempo all’estrazione manuale delle informazioni di cui hanno bisogno per mantenere efficiente l’infrastruttura IT. I retailer hanno bisogno di un approccio più intelligente in grado di stare al passo con i moderni ambienti multicloud. Combinando osservabilità end-to-end, intelligenza artificiale e automazione, i retailer saranno in grado di permettere ai team di perdere meno tempo in attività poco produttive per tornare a concentrarsi sull’accelerazione della creazione di percorsi omnicanale di qualità elevata e sull’ottimizzazione delle esperienze di acquisto per i clienti”.