Un altro passo di Huawei per liberarsi del ‘nodo’ di Google, i cui servizi non può utilizzare su nuovi modelli di smartphone per le sanzioni proclamate dal Presidente americano Donald Trump: oggi ha annunciato di aver sviluppato in collaborazione con Qwant, il principale servizio di ricerca indipendente europeo, un nuovo motore di ricerca per gli smartphone Huawei che offre agli utenti un maggiore controllo sui loro dati. La partnership conferma l’impegno di Huawei per la protezione della privacy e della sicurezza dei dati degli utenti, e consente di offrire il meglio delle tecnologie di sicurezza hardware e standard di privacy garantiti dal motore di ricerca europeo.
Il motore di ricerca, disponibile comunque anche su Play Store a conferna della volontà di Qwant di mantenere buone relazioni con entrambi, offre agli utenti Huawei, in questa personalizzazione, maggiore flessibilità per quanto riguarda le impostazioni della privacy, con la possibilità di scegliere tra la modalità di navigazione normale o privata, di bloccare i cookie di terze parti in entrambe le modalità, vari livelli di filtraggio dei contenuti per adulti e un controllo automatico della sicurezza dei siti web visitati.
Huawei e Qwant hanno unito le competenze dei loro team di ingegneri nei settori 5G, AI e ricerca, sfruttando i dispositivi Huawei e la tecnologia 5G, per fornire agli utenti servizi di ricerca mobile personalizzati, tra cui una context awareness intelligente e suggerimenti basati su differenti scenari.