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Grant Keller, Global CEO di Acceleration: “Ricavi suddivisi al 50% tra Google Reseller e consulenza. Prossimi obiettivi India, Australia e Nuova Zelanda”

“Siamo Google Reseller da oltre 20 anni”, apre così la video conversazione con la stampa Grant Keller, Global CEO di Acceleration, al termine dell’evento di lancio del network nel nostro paese. “I benefici per i clienti di questa nostra esperienza sono evidenti: uno standard di servizio estremamente elevato, e un team di persone che sono ciascuna molto preparata su tutti gli aspetti tech dei servizi di Google Marketing, comprendono approfonditamente le peculiarità di ogni applicazione e sono molto reattivi ad aggiornare e ad aggiornarsi su ogni novità di prodotto”.

Ma quanto pesa oggi, in termini di fatturato, il servizio a Google come reseller e quanto invece il servizio di consulenza?

Sostanzialmente la generazione dei ricavi è equivalente: il 50% come Google Reseller e l’altro 50% come servizi di consulenza. Teniamo presente che abbiamo oltre 395 certificazioni di Google e alcuni dei nostri team sono maggiormente dedicati a questo servizio, altri sono più propriamente tech team a spettro più ampio. Prendiamo per esempio i dati e la privacy: oggi siamo continuamente richiesti dai clienti di intervenire nel modo più corretto possibile su questi temi che, specie in Europa, ma anche in Australia, sono realmente scottanti.

Quindi state spingendo su questo tipo di consulenza?

In realtà la richiesta viene direttamente dalle imprese clienti. Ad ogni evoluzione della tecnologia, un comparto che cambia ogni giorno si può dire, sono i nostri clienti che esprimono le loro necessità di aiuto e di consulenza da parte di specialisti di fiducia che possano soccorrerli nel modo più efficace
Il nostro ‘sbarco’ in Italia va proprio in questa direzione: lavoriamo con GroupM da svariati anni e siamo ben consci della loro capacità e potenzialità: quello di oggi è un giorno che segna un ulteriore passo nello sviluppo di funzionalità sempre più affinate, all’interno di un circolo virtuoso tra tecnologia, marketing e consultancy.

Guardando avanti, quali sono i prossimi passi per lo sviluppo del network? Quali saranno i prossimi paesi europei ad essere aperti da Acceleration?

Innanzitutto tengo a ribadire che è nostro obiettivo supportare tutte le agenzia media di GroupM in tutti i 66 paesi in cui sono presenti. Ovviamente non è un traguardo facile da raggiungere in pochi anni. Ci sono comunque due grandi paesi europei che potrebbero essere un nostro prossimo obiettivo, non semplice da centrare: Germania e Francia. Sono paesi in cui la sensibilità su temi scottanti come la privacy e la data permission è massima, e per il momento, in attesa che vengano definiti i grandi argomenti sui tavoli internazionali, quali il Trattato con gli Stati Uniti sul ‘safe harbour’, è meglio procedere con i piedi di piombo.

Stiamo guardando al Far East invece: i prossimi passi li faremo in nazioni quali l’India, l’Australia e la Nuova Zelanda, dove contiamo di aprire sedi nei primi mesi del 2023. E stiamo anche studiando come separare il Canada dal mercato statunitense. Quest’ultimo è molto più grande, non si discute, ma il Canada ha particolarità che giustificherebbero questa mossa.