Amplifon ha organizzato in tutto il mondo diverse iniziative di sensibilizzazione, rivolte in particolare ai giovani, sui temi della prevenzione uditiva, del contrasto all’inquinamento acustico e del superamento dello stigma legato all’ipoacusia in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito (World Hearing Day), in programma il 3 marzo.
Il tema di quest’anno, stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è il superamento delle sfide poste dallo stigma collegato al calo dell’udito. Secondo l’OMS, oggi nel mondo l’ipoacusia riguarda oltre 1,5 miliardi di persone che entro il 2050 potrebbero salire a 2,5 miliardi. Si stima, inoltre, che più di 1 miliardo di giovani under 35 sia a rischio di perdite uditive precoci a causa di eccessiva esposizione ai rumori.
In particolare, Amplifon avvia oggi in Italia una campagna digitale di due settimane su Spotify con uno spot di 30 secondi per spiegare l’importanza della prevenzione uditiva a ogni età e dell’ascolto responsabile, oltre che per presentare la figura dell’audioprotesista, il professionista sanitario che aiuta le persone a riscoprire le emozioni dei suoni.
La società, inoltre, ha sviluppato insieme all’agenzia creativa FCBPARTNERS una campagna globale sui propri canali social per promuovere la prevenzione uditiva. Si tratta di un video di circa 30 secondi realizzato mediante intelligenza artificiale che rappresenta un’orchestra che progressivamente si arricchisce di nuovi strumenti come accade a chi, recuperando la capacità uditiva, torna ad ascoltare alcuni suoni. Il claim della campagna, che coinvolgerà anche i dipendenti della società, è ‘La nostra vita è come un’orchestra. Ogni suono la rende più completa’.
Amplifon, infine, lancerà l’applicazione Listen Responsibly in Australia, Belgio e Olanda. Nata da un’iniziativa globale dell’azienda per promuovere una nuova cultura dell’ascolto responsabile e di un udito sano a tutte le età, la app – già attiva in Italia, Spagna, Francia e Germania – consente agli utenti di misurare la rumorosità nei vari luoghi delle nostre città e mira a informare i giovani sulle conseguenze negative dell’inquinamento acustico, creando una mappa dell’ecologia acustica.