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Equo compenso, la soddisfazione del Gruppo GEDI per la decisione dell’Agcom. L’ammontare è stato quantificato in 335.330 per il 2021 e 393.510 euro per il 2022

Maurizio Scanavino, Amministratore Delegato GEDI
Maurizio Scanavino, Amministratore Delegato GEDI

Come anticipato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha stabilito l’ammontare dell’equo compenso per l’utilizzo delle pubblicazioni di carattere giornalistico delle testate del gruppo GEDI da parte di Microsoft attraverso il suo motore di ricerca Bing. L’ammontare è stato quantificato in 364.369 dollari (335.330 euro) per il 2021 e 427.593 dollari (393.510 euro) per il 2022.

Malgrado l’Autorità abbia applicato modalità di calcolo dell’equo compenso diverse da quelle proposte dal Gruppo, giungendo dunque a stabilire un ammontare inferiore a quello richiesto, GEDI accetta la decisione dell’Agcom e esprime soddisfazione per l’affermazione di un principio che da anni ha sostenuto e difeso in ogni sede: l’obbligo di riconoscere il valore dei contenuti editoriali, come statuito dai legislatori europei e italiani.

GEDI ritiene che questa decisione potrà avere una portata più ampia, tale da recare benefici all’intero comparto editoriale italiano, rafforzando altresì il pluralismo delle fonti informative e la qualità del servizio offerto ai lettori.

L’AD di GEDI, Maurizio Scanavino, ha commentato in una nota: “La delibera dell’Agcom rappresenta un passaggio fondamentale di un percorso iniziato anni fa e premia la coerenza con cui GEDI ha affermato il diritto di ricevere un compenso davvero equo per l’utilizzo dei propri contenuti digitali. Forte di questa decisione stabilita dall’Autorità, intendiamo ora darvi esecuzione, aprendo al contempo trattative specifiche con le rimanenti piattaforme che operano sul mercato italiano”.