Nel 2019 i pagamenti con carta in Italia sono saliti a 270 miliardi di euro, con una crescita annua del +11%. L’utilizzo è legato sempre più ad acquisti quotidiani come dimostrano l’aumento delle transazioni pro capite (83 nel 2019 rispetto alle 71 dell’anno precedente, +17%) e il calo del valore medio di ogni transazione, intorno ai 53,7 euro (circa 3 in meno rispetto al 2018).
Dati certi nelle modalità di rilevazione – sono quelli forniti dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano – ma resi superati e meno significativi dall’accelerazione che queste forme di pagamento hanno subito negli ultimi mesi, complice l’incremento straordinario dell’eCommerce.
Alcuni trend significativi sono stati confermati, come quello della crescita del Contactless, arrivato a 63 miliardi di euro e circa 1,5 miliardi di transazioni nel 2019. Lo scontrino medio è stato di 42 euro, in diminuzione rispetto ai 45 dello scorso anno, a dimostrazione che la crescita non è solo una cannibalizzazione dei pagamenti con carta tradizionali, ma anche una sostituzione dei pagamenti di minore importo, solitamente effettuati in contante. Un altro fattore che sta facendo diminuire lo scontrino medio dei pagamenti contactless è l’uso delle carte come biglietto sui mezzi di trasporto pubblico, trend iniziato nel 2018 a Milano e Treviso e che si è ampiamente consolidato nel 2019 in diverse città italiane.
Come avviene ormai da qualche anno, la componente che ha contribuito maggiormente all’aumento di questi numeri è lo Smartphone: il Mobile Commerce vale ormai il 40% del totale mercato eCommerce ossia 12 miliardi di euro nel 2019, in crescita del 33%.
Ma, mettendo da parte per un momento i pagamenti con carta, si nota subito che, già nel 2019, quindi prima dell’ultima ondata di eCommerce, gli Innovative Payments in Italia valevano oltre 3,1 miliardi di euro (+109% rispetto al 2018), articolati su quattro elementi, con in testa i pagamenti attivati da Smartphone (Mobile Payment) in negozio, arrivati a quota 1,83 miliardi di euro per un totale di 58 milioni di transazioni. Nel giro di 12 mesi il numero di italiani che ha utilizzato questa mobilità è triplicato, raggiungendo i 3 milioni.
I pagamenti con Smartphone al di fuori dal punto vendita fisico sfiorano quota 1,24 miliardi di euro (+29%). Tra questi il pagamento di ricariche telefoniche rimane la componente di maggior peso, con circa 590 milioni di euro, segue il pagamento di servizi legati alla mobilità che supera i 325 milioni di euro (+57%). Infine, cresce anche il pagamento di bollette e bollettini (205 milioni di euro, +33%) grazie, soprattutto, all’introduzione di servizi per il pagamento di importi dovuti alla Pubblica Amministrazione.
I pagamenti con Smartwatch e Wearable, che nel 2019 hanno toccato i 70 milioni, rappresentano un mercato che sta muovendo ancora i primi passi ma che nei prossimi anni vedrà gli oggetti connessi ‘indossabili’ affiancare lo smartphone nelle abitudini degli italiani.
Chiudono infine i pagamenti attraverso smart speaker/automobile (Smart Objects Payment) o nei negozi senza cassa (Invisibile Payment), che a livello numerico non contribuiscono alla quantificazione di quest’anno, ma che l’offerta sta testando con diverse soluzioni anche in Italia.
Un fattore in comune a tutte le iniziative di successo che si stanno sviluppando è la collaborazione fra i diversi player, che in molti casi è coopetizione tra attori in concorrenza tra loro (possono avvenire tra attori bancari e non, tra fornitori di servizi ed esercenti, tra produttori di device e startup). Se in un primo momento le banche del mondo occidentale avevano infatti iniziato a offrire soluzioni NFC in autonomia tramite sistemi Cloud all’interno dei propri Wallet o delle proprie app bancarie, le stesse hanno poi privilegiato soluzioni terze offerte in partnership con i grandi attori tecnologici basate sull’hardware del device o sui sistemi operativi.
A seguito delle disposizione della Legge di bilancio 2020, l’uso delle transazioni elettroniche dovrebbe subire una ulteriore spinta. A tal proposito Juniper Research ha rilasciato alcune stime sul mercato dei Pos contactless: entro il 2024 – prevede la società di analisi – questi dispositivi supereranno ben 161 milioni di unità nel mondo, in crescita rispetto ai 78 milioni nel 2019, diventando di fatto quelli più utilizzati con il 94% di tutti i Pos in uso. Secondo i risultati della ricerca, ‘Pos Hardware: Payments Innovation, Vendor Analysis & Market Forecasts 2019-2024’, la crescita sarà in gran parte guidata dalla distribuzione di terminali Pos contactless distribuiti negli Stati Uniti e dal crescente utilizzo dei pagamenti contactless in alternativa a quelli in contanti, in particolar modo nei mercati emergenti.
Ma il dato ancora più interessante emerso dallo studio è che i terminali di pagamento biometrici, in cui i pagamenti sono autorizzati sul dispositivo, stanno guadagnando sempre più terreno nei mercati emergenti. Addirittura, si prevede che i valori delle transazioni globali per i terminali dotati di biometria aumenteranno da 84 milioni di dollari nel 2019 a ben 254 milioni nel 2024; tutto questo grazie alla spinta data dalla diffusione dei pagamenti biometrici in India e in Cina, paese che rimane leader per i pagamenti tramite smartphone, all’interno di walled garden ben presidiati da colossi nazionali quali AliPay e WeChat.