Interactive

Elisa Bernasconi, Paprika: “Il nostro obiettivo è crescere del 10%, garantendo un’evoluzione costante ma anche sostenibile, senza contraccolpi qualitativi per la nostra base clienti”

Elisa Bernasconi, Country Manager Italia Paprika
Elisa Bernasconi, Country Manager Italia Paprika

In questo intervento riassuntivo dell’anno, Elisa Bernasconi, Country Manager Italia di Paprika, ci parla dei risultati ottenuti e delle prospettive dell’azienda per il 2025, allargando la conversazione alla visione personale su alcuni dei temi più scottanti del momento.

In chiusura dell’anno, come è andato il 2024: cifre, percentuali, tutto quello che si può dire…

L’anno non è ancora concluso, ma sicuramente possiamo appoggiarci alle stime che abbiamo elaborato internamente. Da un punto di vista quantitativo abbiamo goduto di un significativo incremento di fatturato e questo, essendo noi fornitori primari di sistemi informativi ed organizzativi verticali per le agenzie di comunicazione, riflette anche un trend positivo dell’intero comparto, sicuramente economico ma anche culturale a livello di una sempre maggiore consapevolezza/competenza del settore nel gestire la sua anima business

Guardando al 2025: in che direzione si muove il mercato? Quali sono gli obiettivi e i traguardi che vi siete fissati?

Il nostro obiettivo è la crescita. sicuramente a livello interno aziendale ma anche a livello dell’intero comparto. Continueremo a collaborare con le associazioni di settori ma anche gli istituti universitari per garantire all’industria della comunicazione quella base di gestione economica che può permettere ai creativi di ‘danzare’ serenamente. Circa la nostra specifica azienda, l’obiettivo di crescita è pari al 10% garantendo un’evoluzione costante ma anche sostenibile, senza contraccolpi qualitativi nei confronti della nostra base clienti.

Ad Tech e AI: come sta evolvendo il comparto sotto la spinta di questi due potenti movimenti?

In quanto partner di crescita delle agenzie noi viviamo l’evoluzione in essere a due livelli. Anzitutto internamente già da mesi ci stiamo applicando per una corretta(e non fuorviante) integrazione del fronte AI, in seconda battuta assistiamo e supportiamo l’innesto di queste nuove tecnologie nella quotidianità operativa delle agenzie. Difficile non dire cose già dette. Chiaramente i profili professionali, come sempre è stato, si andranno ad adeguare al nuovo scenario tecnologico.

Qual è il ruolo – strategico e operativo – dell’essere umano in questo frenetico scenario?

Il ruolo non potrà che essere di governance. Ad ogni livello applicativo si assisterà ad un affilarsi delle abilità di guida, impostazione, assessment qualitativo rispetto ai nuovi strumenti. Qualora si dovesse perdere questo ruolo di governance ritengo che l’impatto sul settore della comunicazione sarebbe l’ultimo dei nostri problemi…