Dove, il brand di personal care di proprietà di Unilever, rinnova la sua lotta per i veri standard di bellezza spingendosi nell’era digitale dei social media con una nuova campagna incisiva. La questione cruciale dell’autostima delle donne e delle ragazze è ancora una volta al vertice all’agenda del brand, poiché Dove vuole evidenziare i danni diffusi causati dalla tendenza dei selfie pesantemente modificati, grazie alla nuova campagna firmata da Ogilvy.
Al centro della campagna c’è un film di 60 secondi, ‘Reverse Selfie’, che viene distribuito online questa settimana prima di una ulteriore diffusione, a pagamento, a partire dal 26 aprile. Il video è un sequel del film del 2006, ‘Evolution’, sempre di Dove, che ha evidenziato il falso e la natura irrealistica degli ideali di bellezza perpetuati dall’industria pubblicitaria e dai media.
‘Reverse Selfie’ inizia con un’immagine che una giovane donna ha pubblicato di se stessa sui social media. L’azione quindi si riavvolge, invertendo tutti i ritocchi e la messa in scena che sono stati necessari per creare quell’immagine e rivelando la ragazza ‘acqua e sapone’ che sta dietro l’immagine.
Il primo a scomparire è il filtro che consente alla donna di scegliere ciocche di capelli incredibilmente piene e perfettamente pettinate, quindi tocca alle modifiche al mento, al naso e agli occhi. I ritocchi utilizzati per rimuovere un inestetismo scompaiono in seguito, e quindi le labbra della donna vengono ‘spolpate’ finché non tornano alla realtà. Poi vediamo la rimozione della lacca e del trucco che la donna ha applicato prima di scattare la foto e improvvisamente capiamo la verità scioccante: non è una donna la cui immagine abbiamo guardato, ma una ragazza appena adolescente.
“La pressione dei social media sta danneggiando l’autostima delle nostre ragazze“, si legge nel copy. “Rimuoviamo il danno“. Gli spettatori vengono indirizzati al Social Media Confidence Kit di Dove su dove.com/confidence. I paid media inizieranno il 26 aprile in più mercati, inclusi gli Stati Uniti, su TV, carta stampata, digitale e social network.
Alessandro Manfredi, vicepresidente esecutivo di Dove sottolinea in una nota che “quindici anni dopo il lancio del nostro iconico film ‘Evolution’ dedicato alla manipolazione delle immagini nella pubblicità, questo nuovo film affronta di nuovo il problema della distorsione digitale, ma questa volta, attraverso la lente delle app di ritocco. Ora che i social media sono diventati parte della nostra vita quotidiana, la distorsione digitale sta accadendo ogni giorno e gli strumenti una volta disponibili solo per i professionisti sono ora accessibili alle ragazze con il semplice tocco di un pulsante. Le ragazze di tutto il mondo hanno iniziato a sentire la pressione di modificare e distorcere il loro aspetto, per creare qualcosa di ‘perfetto’ che non può essere raggiunto nella vita reale. Dopo un anno di maggiore tempo sui display degli smartphone per la pandemia, non c’è mai stato un momento più importante per agire. Dove vuole cambiare la situazione evidenziando questo problema e fornendo strumenti gratuiti ai genitori, per aiutare i più giovani a navigare sui social media in modo positivo”.
“All’epoca in cui è stato rilasciato ‘Evolution’, l’industria della bellezza era considerata la causa del maggior danno all’autostima delle donne”, conclude Daniel Fisher, ECD globale su Unilever presso Ogilvy e WPP. “Ma da allora il mondo si è evoluto e ora sono le app per selfie e le pressioni dei social media che rappresentano le maggiori minacce. Non abbastanza persone stanno parlando del problema, ma si spera che questa campagna cambierà la situazione. Essendo io stesso padre di due giovani figlie, conto davvero che possa fare la differenza”.
Questa campagna 2021 segna l’inizio di un capitolo ancora più attivo di Dove, poiché il marchio intensifica i suoi sforzi per cambiare la natura tossica dell’industria della bellezza ed evidenziare il numero sempre crescente di minacce sociali all’autostima di giovani donne e ragazze. in tutto il mondo.
‘Reverse Selfie’ è stato diretto da Benito Montorio tramite Independent e la fotografia originale è di Sophie Harris-Taylor, nota per le sue immagini naturali e spontanee. La star del film, Grace, è stata scelta in parte perché ha esperienza diretta dei problemi che il film affronta. Per renderla autentica, la foto che compare nel film ‘Reverse Selfie’ e nelle versioni di stampa è stata creata con la stessa app di ritocco utilizzata da milioni di ragazze adolescenti.
Credit
Daniel Fisher: Global Executive Creative Director Unilever
Juliana Paracencio: Global Creative Director
Liam Bushby: Art Director
Alison Steven: Copywriter
Ollie Jarrott: Head Of Copy
Matt Nankivell: Head Of Art
Sian Hughes: Design Lead Integrated
Jo Bacon: Global Business Lead, Wpp Unilever
Sam Pierce: Global Managing Partner
Georgie Howard: Global Business Director
Grace Boyle: Account Manager
Zahra Mair: Project Manager
James Brook-Partridge: Head Of Integrated Production (Unilever)
Sally Lipsius: Film Producer
Sue Lee Stern: Film Producer
Sarah Thomson: Head Of Art Production (Unilever)
Chloe Jahanshahi: Art Producer
Ben Kay: Chief Strategy Officer
Ila De Melloa Kamath: Strategy Partner
Cristina Diago: Strategist
Justin Jackson: Senior Social Strategist
Production
Benito Montorio: Director
Steve Annis: Director Of Photography
Verity White: Executive Producer
Simon Eakhurst: Producer
Sam Jones: Editor
Scott Crane: Editor
Post Production: Absolute
Phil Oldham: Vfx Supervisor And Lead Flame Artist
Lucas Warren: Vfx Artist
Tom Clapp: Vfx Artist
Carl Godwin-Alvarez: Vfx Artist
Jonas Mcquiggin: Design Lead
Sally Heath: Executive Producer
Colour
Jean-Clement Soret: Colourist
Ellora Chowdhury: Colour Producer
Audio
Munzie Thind : Engineer
Philip Kelin: Composer/Arranger
Stills
Sophie Harris-Taylor: Photographer
Lucy Barbour: Stills Producer
Justin Shurmer: Retoucher