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Data Bugs di Dotdotdot vola a Shanghai. L’installazione che racconta l’AI al Nowness Short Film Award

L’opera selezionata per il TANK di Shanghai svela i bias dell’AI e propone un approccio critico e inclusivo, ponendo al centro l’importanza di una visione umanistica e consapevole.
Dotdotdot, photo by DSL Studio_piercarloquecchia

L’installazione immersiva e interattiva Data Bugs di Dotdotdot, presentata al Fuorisalone 2024 e vincitrice del Fuorisalone Award per la sezione Interaction, è stata selezionata dalla curatrice Iris Long per esplorare il rapporto tra arte e tecnologie nell’ambito del programma Cinema in Meta ai Nowness Short Film Award 2024, in scena al TANK di Shanghai dal 22 al 28 novembre.

Il tema della kermesse di quest’anno, In Motion, riflette sulla fluidità del presente, invitando i creatori a osservare, impegnarsi e riflettere attivamente attraverso il loro lavoro.

Spiegare come funziona, realmente, l’AI

Data Bugs è stata scelta come esempio di ambiente narrativo che non solo illustra il funzionamento reale dell’AI, ma evidenzia anche il ruolo cruciale della curatela dei dataset – o della sua assenza – nella creazione di bias. Inoltre, la sua interfaccia, basata sul movimento nello spazio, rappresenta un’alternativa innovativa al classico modello text-to-image, aprendo nuove possibilità creative nel campo della curatela e degli allestimenti, un terreno in cui lo studio si muove da 20 anni.

Il design per creare consapevolezza

Data Bugs si configura come uno spazio immersivo: un universo popolato da immagini di insetti generati da AI in risposta agli input dei visitatori. Interagendo con otto totem, il pubblico attiva il flusso di dati verso due Intelligenze Artificiali generative che creano, in tempo reale, rappresentazioni di insetti. Le due AI sono state allenate su dataset differenti: uno generico e standardizzato, l’altro curato da un entomologo. Il confronto tra i risultati ottenuti offre una rappresentazione efficace della polarizzazione a cui ci si espone nell’uso di queste tecnologie.

L’Italia parla alla Cina

Dotdotdot è stato inoltre invitato a condividere il proprio approccio all’uso dell’AI negli allestimenti e nello storytelling, sia in ambito culturale sia nel branding. Il 23 novembre, Dotdotdot terrà un workshop, realizzato in collaborazione con la Tongji University, intitolato ‘Dai bits agli atomi: come si creano esperienze reali a partire dai dati’. Durante l’incontro, rivolto a creativi, designer e ingegneri, i partecipanti esploreranno l’intersezione tra dati, intelligenza artificiale e fabbricazione fisica. Attraverso esercizi guidati, impareranno a trasformare dati complessi in espressioni sensoriali e tangibili, come visualizzare dataset in strutture 3D o tradurre output generati dall’AI in paesaggi sonori immersivi.

In un contesto globale che sembra spesso dominato da realtà extra-europee, è significativo che, proprio in Cina, venga invitato uno studio italiano a parlare di intelligenza artificiale. Questo riconoscimento riflette una consapevolezza crescente della necessità di adottare approcci più ‘umanistici’ per affrontare sfide collettive e sociali, distanti dai paradigmi imposti dai Big Tech.