Un software intelligente in grado di riconoscere in autonomia i difetti di un qualsiasi componente industriale. È questa l’idea alla base di 3DAIQ, un progetto di ricerca sperimentale cofinanziato nell’ambito del Bando IRISS promosso da SMACT Competence Center. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Concept Reply, società del gruppo Reply specializzata nell’Industrial IoT, nel Machine Learning e nell’integrazione di sensori e reti per l’Industria 4.0, e TEC Eurolab, un laboratorio specializzato in analisi di materiali, compositi, saldatura e controlli non distruttivi con sede in provincia di Modena.
L’iniziativa, in collaborazione con l’Università di Padova e Blue Tensor, azienda di Trento che si occupa dell’implementazione di soluzioni AI, si inserisce nell’ambito della tomografia industriale computerizzata. Questa tecnologia consente di comprendere come è fatto un oggetto, internamente ed esternamente, senza necessità di sezionarlo, romperlo o modificarlo, ma ricostruendolo virtualmente in 3D sfruttando fenomeni fisici legati ai raggi X e algoritmi matematici. Un’ulteriore tecnica utilizzata comprende l’Additive Manufacturing che consente di fabbricare oggetti con difetti noti, utili per costruire un set di dati che il software utilizzerà per le ispezioni delle parti generiche.
Finalità del progetto
Sono molteplici gli obiettivi che le aziende vogliono raggiungere tramite il progetto: risultati accurati, diminuzione dei tempi di analisi e maggior benessere degli operatori. Per poterlo fare, viste le difficoltà nell’ottenere risultati precisi in quest’ambito, si affidano a tecnologie come IOT – Internet of Things – tomografia industriale e AI. La finalità comune è rendere questa tecnologia più oggettiva e standardizzata. Infatti il nuovo software, nella sua versione più aggiornata, ambisce ad estendere la rimozione dei difetti industriali a tutta la componentistica, e non più solo a pezzi specifici, sfruttando nuovi algoritmi e introducendo implementazioni innovative.