Colvin, la piattaforma tecnologica dedicata al settore della floricoltura, ha chiuso un round di finanziamento di serie C del valore di 45 milioni di euro per ampliare il business in Europa e diventare leader nel settore dei fiori e delle piante grazie al suo modello di business B2C e B2B. L’operazione è stata guidata da Eurazeo, investitori in altri marketplaces leader in Europa come Farfetch, Glovo o ManoMano, insieme a Capagro, che hanno creduto nel potenziale di Colvin e nella sua ambizione di cambiare un settore globale in piena rivoluzione digitale e che si prevede possa raggiungere i 120 miliardi di euro nel 2027.
“Il 2020 è stato un anno di crescita esponenziale per Colvin, un punto di svolta che segnerà il nostro tasso di crescita per i prossimi anni”, ha dichiarato in una nota Sergi Bastardas, co-founder di Colvin. “Questo nuovo round di finanziamenti ci consentirà di accelerare lo sviluppo dei progetti tecnologici e logistici che abbiamo già in corso per la categoria B2B, oltre a consolidare la crescita dell’azienda nella vendita online di fiori e piante. Il nostro obiettivo in Colvin è guidare la trasformazione del settore a livello globale”.
Con questa nuova iniezione di capitale, Colvin investirà nello sviluppo di tecnologia e sistemi propri, per continuare a connettersi direttamente con i produttori di fiori e piante, estenderá l’attività a nuovi mercati in Europa, come la Francia, e amplierà il team incorporando oltre 100 persone nei prossimi mesi, rafforzando in particolare le aree di tecnologia, marketing e operazioni.
“Per noi ciò che conta è puntare sulle persone”, ha precisato Mariona Bosch, Head of People & Happiness di Colvin. “Nell’ultimo anno ci siamo evoluti verso una cultura del lavoro flessibile e remote-first che ci aiuta a essere più efficienti, a lavorare per obiettivi e migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata, oltre a darci la possibilità di contrattare talenti residenti in altri paesi. Abbiamo un piano di assunzioni molto ambizioso, nei prossimi mesi vogliamo raddoppiare la dimensione del team tecnico a 60 ingegneri e rafforzare diverse aree assumendo profili con esperienza in aziende digitali che vogliano partecipare al progetto innovativo di Colvin”.
Dal B2C al B2B: consolidamento e crescita dei modelli e-commerce
Colvin nasce come brand focalizzato sul consumatore (direct to consumer) e, sebbene questo modello di business continui ad essere uno dei pilastri fondamentali dell’azienda grazie al suo grande potenziale di crescita, scalabilità e redditività, vi è un’altra grande opportunità a cui Colvin sta lavorando, finalizzata a trasmettere la consolidata conoscenza alla categoria di professionisti B2B.
“Fin dall’inizio in Colvin abbiamo scommesso sulla creazione di un modello distruptive per il settore dei fiori e delle piante”, ha concluso Andrés Cester, co-founder di Colvin. “In questi 4 anni abbiamo imparato molto e abbiamo percepito che esiste l’opportunità di cambiare completamente il mercato grazie alla tecnologia e rendere più efficiente la filiera. Ci piacerebbe che la piattaforma che abbiamo sviluppato internamente possa fungere da marketplace per altri professionisti con l’obiettivo di beneficiare e rinvigorire l’intero settore, partendo da fiori e piante, per arrivare, in futuro, ad altri prodotti deperibili”.
Negli ultimi tempi si è assistito a una vera e propria crescita dei marketplace per la categoria B2B. I professionisti di numerosi settori stanno cambiando il proprio modo di acquistare e vendere i loro prodotti. Grazie alla tecnologia e alla digitalizzazione dei processi, soprattutto per quanto riguarda il settore dei prodotti deperibili, è stato riconosciuta, nell’eCommerce un’opportunità per raggiungere più persone, costruire una filiera più efficiente offrire prezzi più competitivi e un prodotto di maggior qualità.
Quest’ultimo anno, la domanda di fiori e piante in Colvin è raddoppiata rispetto al precedente, in parte grazie allo sprint del settore e-commerce, in parte poiché unico veicolo per mantenere una relazione con le persone care. Durante il 2020 Colvin ha inviato più di 10 milioni di fiori, ha duplicato le dimensioni del team raggiungendo le 200 persone, e ampliato la collezione con la creazione di un’estensione di linea verticale dedicata all’universo delle piante: Colvin Jungle. L’azienda ha chiuso il 2020 con una crescita del 200% rispetto al 2019, e prevede di terminare l’anno in corso moltiplicando per due il fatturato rispetto allo scorso anno.