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Brunello Cucinelli presenta Solomei AI, il sito web senza menù né pagine, ma dotato di ‘artificial human intelligence’ in una osmosi fluida tra umanesimo e tecnologia

Solomei AI
di Massimo Bolchi

Ieri, al teatro Strehler di Milano, si è avuta l’ennesima conferma dell’assunto che Brunello Cucinelli, fondatore, presidente esecutivo e direttore creativo dell’omonimo gruppo, ha posto a fondamento dell’esistenza, sua e del suo brand: evitare qualsiasi deviazione dalle strada prescelta, apportando via via modifiche quasi impercettibili – allo stile e ai processi produttivi, ma anche alla comunicazione degli stessi – perché la moda è in perenne evoluzione, un’evoluzione accelerata dalla rivoluzione digitale.

Rivoluzione digitale che ha trovato giusto ieri una nuova esemplificazione, nella presentazione di Solomei AI, il sito con l’intelligenza ‘artificiale umana’, come ha spiegato lo stesso Cucinelli, che prende il nome dal borgo umbro – Solomeo – sede dell’azienda, come la Biblioteca universale che ivi sorgerà e che era stata presentata due anni fa sempre a Milano.

Il sito, che è indicizzato all’indirizzo www.solomei.ai, inalbera orgogliosamente il claim ‘Our platform for a new generation of websites’ a segnare l’inizio di un percorso di conoscenza di cui non si può vedere la fine. Il sito, ovviamente distinto da quello corporate, che conserva i canoni più classici, e da quello per l’ecommerce, vuole essere un elemento nuovo, costruito con la delicatezza del disegno a mano, ma graficamente inedito, una via di mezzo tra mondo reale e immaginario, con un chatbot addestrato a rispondere a quesiti etici e filosofici, oltre che a domande sulla storia dell’azienda.

In questa osmosi fluida tra umanesimo e tecnologia, evitando le prevaricazioni dell’uno sull’altra, con le mani dell’uomo che hanno collaborato quasi con l’AI, come ha ripetuto Cucinelli, si sta sviluppando un nuovo genere di website: quello nato dalle radici, sempre presenti, delle ‘humanities’ rinvigorite dall’apporto ‘invisibile’ dell’intelligenza artificiale. Perché uno dei messaggi che Cucinelli offre a tutti non è l’accettazione acritica, o peggio il rifiuto, dell’AI, ma la sua trasformazione in un alleato, o meglio compagno, docile dell’uomo: capace di straordinarie potenzialità operative ma abbisognante sempre della ‘luce’ umana per illuminare il suo percorso.

E infatti ad aprire il progetto c’è un logotipo illustrato che rappresenta una dea greca di profilo, affiancato ad un viso più astratto che rappresenta il genio della tecnologia (che però viene dimostrato con le stelle per continuare il romanticismo e la filosofia del brand) che sembrano unirsi amorevolmente.

Perché Solomei AI non nasce come un’impresa one-off: alla fine dell’estate 2021, Cucinelli ha costruito una squadra di studiosi delle materie più diverse, matematica, ingegneria, filosofia e arte, per esplorare le possibili modalità di adozione dell’intelligenza artificiale nelle attività dell’azienda, nel rispetto dei valori che la guidano da sempre, soprattutto quell’apporto umano che non è solo insostituibile, ma valorizza ogni risultato con l’imprevedibilità del suo genio.

Verso la fine dell’anno seguente, al gruppo di lavoro, sempre coordinato da Cucinelli, è balzata in capo l’idea di provare ad utilizzare l’AI per innovare il modo in cui i siti web vengono progettati e realizzati, tentando di fondere la creatività umana con il potenziale offerto dalla tecnologia. Da qui, appunto, il nome Solomei AI e l’attribuire ai principali concetti e componenti tecnologici del progetto nomi ispirati alle più celebri figure della Grecia antica, come ha spiegato Francesco Bottigliero, Chief of humanistic technology dell’azienda. Ecco allora nascere un sito che abbandona i concetti di ‘pagina’ e di ‘menu’ per invitare i fruitori e utilizzare i contenuti liberamente, come liberamente erano stati concepiti dal gruppo di lavoro collettivo.

Il nuovo sito integra quello istituzionale e si accompagna allo sviluppo del portale di ecommerce, che in futuro sarà potenziato con l’AI, anzi con la ‘Human Artificial Intelligence’ perché l’online, per Cucinelli, non è solo un modo di raggiungere i consumatori e vendere prodotti, ma deve presentare la filosofia e la cultura d’impresa dell’azienda.