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Beauty Influencer: ecco chi sono i più seguiti e quali sono cresciuti più rapidamente. L’analisi di Inflead

Beauty Influencer Marketing

Inflead, la piattaforma di Influencer Marketing Intelligence che supporta brand, agenzie e centri media nella gestione e nell’ottimizzazione delle attività e investimenti in influencer marketing, dedica un intero report ai trend del beauty influencer marketing. L’analisi è stata fatta su 1105 creator italiani appartenenti alle microcategorie Beauty & Personal Care, Makeup & Perfumes, Vegan Beauty, tenendo conto delle loro attività su Instagram e TikTok.

Beauty Influencer in Italia: chi è cresciuto di più?

Da un’analisi dello scenario nell’ultimo anno, dei 10 profili cresciuti maggiormente in termini di followers sui social ben 8 sono su TikTok: è proprio su questa piattaforma che, a oggi, il numero dei contenuti pubblicati è maggiore, così come maggiori sono le possibilità di una crescita rapida. Tra i creator beauty cresciuti di più su Instagram e TikTok, in termini di follower, nel 2023 sul podio troviamo:

  1. aurorabaruto (TikTok), +696,150
  2. hannabraids (TikTok), +543,915
  3. saraesposito (TikTok), + 508,986

 

inflead, beauty influencer

Creator beauty: chi ha pubblicato di più nell’ultimo anno?

Dopo aver definito quali creator beauty hanno avuto una crescita maggiore, Inflead è passata a una analisi più approfondita, che ha portato alla luce un dato molto interessante: nell’ultimo anno, le interazioni di queste tipologie di influencer sono scese, ma nonostante questo, come abbiamo visto, tanti sono i creator cresciuti ugualmente e in maniera costante. Contando che il periodo di intercorrenza tra un post e un altro è sempre più corto e che nascono continuamente nuovi creator, ciò significa che sono sempre di più i contenuti pubblicati sull’argomento beauty e che, di conseguenza, le interazioni tendono a diminuire. I profili crescono comunque e questo ci fa capire che c’è ancora mercato, ma i contenuti devono essere sempre più di qualità per diversificarsi dalla massa. Ecco quali sono i tre profili beauty che più hanno pubblicato nel corso dell’ultimo anno e su quale piattaforma:

  • saralazellari (TikTok), 1.212 contenuti
  • carlottafiasella (TikTok), 1.107 contenuti
  • nanatears (TikTok), 1.066 contenuti

inflead, beauty influencer2

Il fenomeno del Deinfluencing nel settore beauty

Con il termine ‘Deinfluencing’ si fa riferimento a un movimento mirato a mettere in guardia gli utenti dall’acquisto di prodotti beauty (ma anche fashion e tech) di qualità scadente o non in linea con principi di trasparenza e sostenibilità, spesso sponsorizzati ugualmente da noti influencer. Nel beauty sono molti i contenuti che esaltano finti risultati: grazie a filtri o ad un buon montaggio, alcuni influencer mostrano effetti di un prodotto che non sono reali come sembrano. Molto noto sui social è stato il caso di Mikayla Nogueira, beauty influencer di TikTok che, durante la sponsorizzazione del mascara ‘L’Oreal Telescopic Life’, è stata accusata di aver indossato delle ciglia finte per esagerare l’effetto. Il contenuto ha scatenato il web, generando +24,6mln di views in 3 giorni, +37mln di views dell’hashtag #mascaragate e 10,5mln di views dell’hashtag #MikaylaNogueiradrama su TikTok. Quello che ha dell’incredibile è però l’effetto che la controversia ha creato sul prodotto, rendendolo virale e portando molti altri creator da tutto il mondo a provarlo per verificarne i risultati. Il prodotto è andato sold out in pochi giorni, diventando quasi introvabile.

Essere autentici è fondamentale

Quello che più ci ha fatto capire questa vicenda è che i consumatori, soprattutto la GenZ, sono oggi molto più attenti ai dettagli e critici nei confronti di ciò che vedono. Per i beauty influencer, questo significa una crescente necessità di autenticità: i contenuti devono riflettere esperienze reali, opinioni sincere e una vera passione per i prodotti o le tendenze presentate. Gli influencer che appaiono troppo commerciali o che promuovono prodotti senza una vera convinzione rischiano di autoinfliggersi perché ora basta davvero poco per perdere la fiducia del proprio pubblico.