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Attenzione ai rischi online: in occasione del Safer Internet Day, le attività delle aziende per ricordarlo a tutti

Il Safer Internet Day è la giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta utilizzare internet, istituita nel 2004 dall’Unione europea. Sono numerosissimi gli enti e le società che sui social stanno manifestando supporto alla causa e fornendo consigli in merito.

Il Digital Civility Index di Microsoft identifica nei contatti indesiderati, fake news e sexting non voluto i rischi più comuni riscontrati, rispettivamente, dal 41%, 29% 23% degli intervistati italiani, mentre il cyberbullismo, in calo sia livello globale sia nel mondo, continua a riscuotere vittime: il 22% degli intervistati è stato vittima dei bulli online.
Dal rischio virtuale a quello reale il passo è breve: il 33% ha infatti incontrato di persona l’autore della minaccia. A livello mondiale, invece, nel 30% dei casi si tratta addirittura di amici e familiari.

I danni alla propria reputazione (89%), le molestie (87%), i maltrattamenti (82%), le micro-aggressioni (76%) e la misoginia (73%) sono i rischi per cui le vittime provano più dolore e disagio. Dal Digital Civility Index inoltre emerge che il 51% dei teenager si rivolge ai propri genitori per chiedere aiuto (+7% rispetto allo scorso anno) a dimostrazione dell’efficacia delle campagne di sensibilizzazione da parte delle istituzioni e delle aziende sul tema.

Ma non è stata solo l’azienda di Redmond a ricordare il Safer Internet Day: anche Instagram ha pubblicato un Info Blog post che racconta quanto fatto per mantenere le persone al sicuro e alcuni degli strumenti recentemente presentati per dare alle persone un maggiore controllo sulla loro esperienza.
In particolare, oggi Instagram ha presenta la Support Requests, una nuova funzione che mostra lo stato e la cronologia delle segnalazioni inviate, e una nuova opzione per fare appello direttamente all’app di Instagram. In precedenza, questa opzione era disponibile solo attraverso l’Help Center

Anche Twitter, a distanza di 16 anni dalla prima edizione, tenutasi nel 2004, ha voluto promuovere la conversazione sul tema con un’emoji speciale legata agli hashtag #SaferInternetDay e #SID2020, disponibili in 18 lingue. In particolare, giovedì scorso Twitter ha lanciato una nuova misura per individuare media manipolati e/o alterati: dal 5 marzo Twitter inizierà a etichettare i tweet se riterrà che i loro contenuti siano stati significativamente alterati o manipolati. Nel 2020 continuerà a supportare i propri safety partner e a lavorare per far sì che la conversazione pubblica su Twitter sia aperta, sana e sicura.
Per celebrare la ricorrenza, Twitter erogherà inoltre corsi di formazione e parteciperà ad eventi in tutto il mondo.

Facebook e Google non fanno eccezione e si sono pronunciate in merito alla sicurezza dei propri utenti. I colossi del mondo digitale hanno approfittato dell’occasione per dare qualche linea guida utile per rendere la propria presenza digitale meno vulnerabile.

L’azienda guidata da Mark Zuckerberg ha sollecitato a verificare la forza della propria password, spingendo i propri utenti con chiavi d’accesso deboli a cambiarle con altre più sicure (qwerty e 123456 non sono delle buone password). Un altro grande fattore in termini di sicurezza dell’account è l’autenticazione a due fattori, che ora diventa un procedimento obbligatorio per gli amministratori di gruppi particolarmente grandi e attivi sulla piattaforma. Continua invece lo sforzo dell’azienda per arginare i fenomeni di cyber-bullismo, purtroppo sempre più dilaganti.

Google ha scelto invece un approccio più focalizzato, approfittando del Safer Internet Day per condividere alcuni suggerimenti in merito alla sua piattaforma Youtube. Oltre alle solite raccomandazioni sulla password, Google chiarisce il funzionamento degli annunci pubblicitari di Youtube, specificando come la profilazione delle pubblicità non abbia nulla a che vedere con la vendita delle informazioni personali a terzi. La ‘traccia’ che si lascia sulla piattaforma, che comprende cronologia e interazioni, può essere consultata in ogni momento e all’occorrenza sospesa o eliminata.