Aruba S.p.A., il più grande cloud provider italiano, attivo nei servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, annuncia il suo ingresso nel Gaia-X Digital Clearing House, la rete di nodi esecutivi che valuta la conformità delle aziende che vogliano diventare compliant con gli standard di Gaia-X. Aruba sarà uno dei due ‘nodi’ europei di Gaia-X insieme alla multinazionale tedesca T-Systems.
Questo è quanto emerso nel corso del Market-X Conference & Expo, tenutasi a Vienna nelle giornate del 14 e 15 marzo, evento di networking organizzata da Gaia-X per far comprendere gli standard dell’associazione e coinvolgere la sua community. Aruba è ‘Day-1 member‘ di Gaia-X con l’obiettivo di portare un contributo concreto nello sviluppo di un’infrastruttura sicura per la condivisione e l’accesso ai dati, dunque le basi per un’offerta cloud basata sui valori europei.
La novità presentata oggi del Gaia-X Digital Clearing House rappresenta il tassello necessario per rendere operativo Gaia-X sul mercato. Si tratta di una struttura esterna composta da nodi distribuiti sul territorio e decentralizzati che possono supportare le aziende interessate a beneficiare di questo ecosistema digitale federato, aiutandole a raggiungere la conformità con l’Associazione.
“Diventare uno dei nodi di Gaia-X rappresenta per noi una tappa fondamentale”, ha sottolineato in una nota Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director di Aruba. “Si tratta di un ulteriore step essenziale all’interno del processo che ci consentirà di supportare l’esecuzione dei servizi di compliance. I nodi distribuiti e decentralizzati, non gestiti direttamente dall’Associazione, diventeranno un punto di riferimento per ottenere la conformità agli standard di Gaia-X. E, di conseguenza, il nostro ruolo ci darà modo di offrire ai clienti Aruba una porta d’accesso diretta all’Associazione”
Gaia-X nasce con l’intento di creare un cloud interoperabile e sicuro, basato sul rispetto di standard europei per avere una libera e trasparente circolazione dei dati, evitare il rischio di lock-in per le imprese e allo stesso tempo favorire la più ampia partecipazione e concorrenza fra cloud solution provider, con un sistema di certificazione a livello di compliance che garantisce l’esercizio del diritto e della tutela dei dati. È un progetto aperto a tutti i paesi che vogliano contribuire alla sua crescita e aderire in qualità di membri: come obiettivo, punta a fornire alle aziende europee un cloud con degli standard di sicurezza garantiti dal sistema istituzionale europeo.