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Apple lancia i Vision Pro e cambia l’orizzonte dell’innovazione, magari mandando in soffitta il metaverso… Comunque la pensiate, la riflessione è aperta. E se per Musk è meglio spendere 20 dollari in funghi allucinogeni, piuttosto che 3500 per una nuova realtà, magari per la comunicazione potrebbe essere nuova linfa

Seppur resta che “a fare i soldi non sono mai stati i minatori, ma i creatori di picconi”. Battute a parte, così come per l’AI, si apre pure un tema etico-sociologico. Infatti, se mai come oggi la salute mentale dei nostri giovani è minacciata, con i grandi temi della mindfulness a cercare di porre rimedio opponendosi allo stress dell’online, della sovraesposizione, del multitasking, della velocità e della contemporaneità tra informazioni, azioni, pensieri, con la forza della consapevolezza, della concentrazione, del qui e ora, una qualche domanda sul senso della direzione da dare al futuro dobbiamo porcela tutti.

Se non fosse per motivi etici, pure per motivi di senso. Ci riferiamo anche alla capacità della comunicazione contemporanea di raggiungere gli obiettivi. Siamo così certi che inseguire l’innovazione remi sempre a favore della marca, o il rischio di innamorarsene a prescindere fa perdere di vista le strategie? Anche di differenziazione?

Invitandoti, dunque, a farci sapere qual è in merito il tuo pensiero (scrivici a redazione@youmark.it) abbiamo iniziato a ragionarci con Massimiliano Gusmeo, CEO DIFFERENT e Delegato alla formazione sul metaverso dell’Innovation Hub UNA.