Tra meno di un anno il 5G sarà la funzionalità più ricercata dei nuovi smartphone e Apple avrebbe deciso di progettare l’antenna del suo nuovo iPhone, rifiutando quindi, almeno per il momento, l’offerta di Qualcomm, ufficialmente perché non si adattava all’’elegante design’ progettato per il telefono. Qualcomm fornirà comunque il chip modem 5G – il suo Snapdragon X55, utilizzato anche nei nuovi telefoni Galaxy S20 di Samsung – per il nuovo iPhone, che sarà probabilmente annunciato in autunno.
Tuttavia, Apple per stare sul sicuro in genere progetta su più disegni diversi e starebbe lavorando anche a una versione che utilizza sia il modem Qualcomm sia l’antenna. Ciò richiederebbe ad Apple di accontentarsi di un iPhone leggermente più spesso di quanto non preveda, nonostante Qualcomm abbia affermato affermato che il suo modulo d’antenna QTM 525 “supporterà i design di smartphone 5G di 8 mm di spessore”.
Per Apple, tuttavia, la situazione è difficile in tutti i sensi: la casa della Mela morsicata non è eccezionale nel realizzare antenne e quelle per il 5G sono davvero ostiche da progettare. Guardando al passato, basta citare l’’antennagate’ dell’iPhone 4, quando il telefono fu imputato di rifiutare la chiamate se impugnato in alcuni modi, o le voci circolate per i modelli più nuovi, secondo le quali servirebbe il doppio della potenza dei concorrenti per produrre la stessa quantità di segnale.
Inoltre, le antenne richieste per i dispositivi 5G a onde millimetriche (mmwave) sono più difficili da progettare rispetto ad altri tipi di antenne, e anche una leggera imperfezione potrebbe portare a problemi di connessione in seguito. In particolare il chip del modem e il modulo dell’antenna devono lavorare in stretta sinergia per funzionare correttamente: fare in modo che le due parti siano prodotte da società diverse può causare problemi e aumentare il livello di difficoltà del progetto complessivo.
Ma Apple non vuole solo usare la propria antenna per motivi di design industriale. In generale, l’azienda vuole il minor numero possibile di parti Qualcomm su ogni iPhone. Apple paga per la fornitura di parti Qualcomm (come il modem) e royalties per l’utilizzo della proprietà intellettuale di Qualcomm. Una ‘doppia contribuzione’ che è stata alla base della lunga disputa giudiziaria delle due società, a base di reciproche accuse di violazione dei brevetti, che si è infine conclusa quando hanno deciso di lasciar perdere i tribunali e lavorare insieme nel 2019.
Entrambe le parti sanno però che questo è un matrimonio di convenienza, e che potrebbe non durare a lungo. Apple ha acquistato il business dei modem Intel e sta investendo molte risorse nella costruzione del proprio modem 5G, proprio per sostituire i modem Qualcomm nei futuri iPhone.
Una tregua armata: per questo la scelta dell’antenna, che probabilmente avverrà prima dell’estate prossima, è carica di significati che vanno al di là della semplice selezione di un fornitore qualsiasi.