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“Alla fine del 2024 non ci sarà più bisogno delle banche”, afferma Musk che sta lanciando X.com come financial hub globale. Ma intanto è costretto a più che dimezzare il valore del social media

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Nei suoi progetti, Elon Musk, proprietario dell’ex-Twitter, vuole far sì che X (il nuovo nome del social media) sia il centro del mondo finanziario, in grado di gestire tutto ciò che ha a che fare con il denaro. Prevede di lanciare queste funzioni entro la fine del 2024, ha detto ai dipendenti di X durante una teleconferenza di settimana scorsa, affermando che le persone saranno sorprese da “quanto sia potente”.

“Quando parlo di pagamenti, intendo l’intera vita finanziaria di una persona”, ha spiegato Musk, secondo l’audio della riunione ottenuto da The Verge. “Soldi, titoli o altro. Quindi, non si tratta solo di inviare 20 dollari a un amico: sto parlando del fatto che non avrete bisogno di un conto corrente bancario“.

L’amministratore delegato di X, Linda Yaccarino, ha aggiunto che l’azienda prevede che questa diventerà una “piena opportunità” nel 2024. “Sarei sorpreso se non riuscissimo a lanciare questo servizio entro la fine del prossimo anno“, ha rincarato Musk. L’azienda sta attualmente lavorando per ottenere le licenze per la trasmissione di denaro negli Stati Uniti, in modo da poter offrire servizi finanziari. Musk ha detto ai dipendenti giovedì che spera di ottenere le altre licenze di cui X ha bisogno nei “prossimi mesi”.

Musk aveva già parlato dei suoi piani per trasformare X in un hub finanziario. Ha persino rinominato Twitter come la sua banca online dell’epoca del boom delle dot-com, X.com, che alla fine è diventata parte di PayPal. In precedenza aveva detto che la piattaforma avrebbe offerto conti correnti ad alto rendimento, carte di debito, assegni e servizi di prestito, con l’obiettivo di consentire agli utenti di “inviare denaro ovunque nel mondo istantaneamente e in tempo reale”.

Il piano originale di X.com è chiaramente elencato, per lo meno nella mente di Musk. “La roadmap del prodotto X/PayPal è stata scritta da me e da David Sacks nel luglio del 2000“, ha ricordato Musk. “E per qualche motivo PayPal, una volta diventata di eBay, non solo non ha implementato il resto lista, ma ha addirittura annullato alcune caratteristiche chiave, il che è pazzesco. Quindi PayPal è in realtà un prodotto meno completo di quello che avevamo ideato nel luglio del 2000, 23 anni fa”.

Trasformare X in un hub per i servizi finanziari è un obiettivo di Musk, che prevede di mutare la piattaforma in una ‘app per tutto’, simile alle super app, come WeChat in Cina, che offrono accesso a shopping, trasporti e altro ancora.

Musk deve però affrontare sfide importanti per raggiungere questo obiettivo. Innanzitutto convincere la gente della necessità di una piattaforma di questo tipo, un primo passo essenziale, ma un’altra sfida – non meno importante – è quella di convincerla ad affidare a X tutti, o quasi, i loro risparmi.

Nel frattempo, Musk ha valutato X meno della metà del suo prezzo di acquisto: lunedì, infatti, i dipendenti di X hanno ricevuto azioni della società con una valutazione di 19 miliardi di dollari, pari a 45 dollari per azione, secondo i documenti interni visionati da The Verge. Questo prezzo rappresenta il 55% in meno sui 44 miliardi di dollari di valutazione al momento dell’acquisto. E questo ‘sconto’ ufficializzato da Musk potrebbe essere ancora troppo generoso: uno dei maggiori investitori della società, Fidelity, ritiene che X valga almeno 65% in meno rispetto a quando è stata acquistata.