È proprio una nonna (o perché no, un nonno) la nuova figura professionale che Al.ta Cucina sta cercando per ampliare il suo team. E per l’occasione, è stata creata una speciale landing page con tutti i dettagli per la candidatura, rivolta ai nipoti di tutta Italia: https://nonnastagista.it/.
Perchè una nonna? Perchè chi meglio di una nonna può portare la vera cucina italiana nel mondo? Chi può combattere le carbonare con la panna e il pesto ligure con avocado e anacardi?
Le nonne sono le paladine della cucina tradizionale italiana, un’enciclopedia del sapere culinario del nostro Bel Paese, delle vere e proprie ‘custodi’ della nostra autenticità culinaria. Ancor più delle mamme, le nonne sono imbattibili su alcuni piatti della tradizione, quelli che richiedono lunghe preparazioni, ore e ore con il pentolone sul fornello e la fiammella al minimo.
Ed è proprio questa passione che Al.ta Cucina sta cercando per rendere il patrimonio culinario italiano accessibile a tutti, trasformando le ricette scritte a mano su pagine ingiallite in contenuti social e digital che renderanno eterno il sapere culinario della nonna: sarà una ricchezza per le future generazioni.
Gli step per candidarsi allo stage sono semplicissimi:
- andare a trovare i propri nonni (con tampone, ovviamente)
- girare un video della nonna (o del nonno) mentre spiega come realizzare il suo piatto migliore (o il preferito del nipote, così ci scappa anche un pranzo)
- inviare il video via email all’indirizzo nonnastagista@altacucina.co accompagnato da una breve introduzione della nonna (o del nonno) e del perché è perfetta/o per questa grande responsabilità.
Tra i benefit dell’impiego ci sarà la possibilità di diventare la nonna di oltre 5 milioni di nipoti, assicurandosi che tutti loro ‘mangino abbastanza’, entrando a far parte di una seconda famiglia, il team di Al.ta Cucina.
L’obiettivo della collaborazione infatti è lavorare in sinergia con tutto il team di Al.ta Cucina per trasformare le ricette di famiglia in contenuti per i diversi canali social e tramandare così il proprio sapere culinario, ma al tempo stesso diventare un guru dei social media e del content creation, insomma una star social. Come Lillo.
La nuova risorsa infatti parteciperà a tutti gli effetti alla vita giornaliera di Al.ta Cucina, acquisendo così competenze in quelli che sono i differenti settori della mediatech company, dalla strategia editoriale dei canali social alla produzione dei contenuti, dall’integrazione di nuove funzionalità nella piattaforma altacucina.co alla quotidiana gestione della community, facendo da ‘consulente’ agli chef più o meno improvvisati del network.
L’impegno richiesto, vista l’attuale situazione, è la partecipazione ai meeting da remoto e, con l’aiuto di un nipote, scattare foto e girare video per condividere le ricette migliori con la community. Tutti i contenuti saranno poi post-prodotti dal team di Al.ta Cucina e trasformati in post con ricetta, IGTV, Stories, Reel o Tik Tok. Ci sarà inoltre spazio anche per le live che mostreranno la nonna (o il nonno) all’opera tra i fornelli e pronta a rispondere alle domande dei foodies.
A differenza dei classici annunci per stage, è necessario un solo prerequisito: una nonna (o un nonno) che abbia voglia di ‘sfamare’ i nipoti di tutta Italia.
La durata prevista per lo stage è di 4 settimane con possibile rinnovo e prevede un rimborso spese a partire da 500 euro al mese da definire sulla base dell’esperienza della candidata.
Nipoti di tutta Italia, ora tocca a voi: andate a trovare i vostri nonni (fatelo sempre! A prescindere dai concorsi!), e candidateli seguendo le istruzioni che trovate qui.
“Il nostro sogno è rendere la cucina Italiana accessibile a tutti, e chi, se non una nonna, può aiutarci in questa impresa?”, spiega nella nota Simone Mascagni, co-founder di Al.ta Cucina. “Siamo una mediatech company che giornalmente crea e condivide contenuti relativi alla cucina italiana e, ora che abbiamo oltre 5 milioni di ‘nipoti da sfamare’, abbiamo davvero bisogno di una nonna che ci dia una mano. E dei nipoti di tutta Italia che ci aiutino a trovarla. Ah, e poi vogliamo la ricetta del suo ragù, quello lo diamo per scontato”.