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SIGGRAPH 2024: Mark Zuckerberg presenta ‘AI Studio’, la piattaforma open source per creare agenti AI personalizzabili, per creator e PMI, basata su Llama 3.1

di Massimo Bolchi

Al SIGGRAPH 2024 il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, durante un colloquio/intervista con Jensen Huan, Ceo di Nvidia, ha ufficialmente presentato AI Studio, la app di Meta per costruire agenti AI personalizzati. Non ancora disponibile in Europa – d’altronde è basata su Llama 3.1 che Zuckerberg ha rifiutato di lanciare nel nostro continente – l’AI Studio serve, per usare le parole di Meta a ‘create an AI character based on one’s own interests, and creators can build an AI extension of themselves’.

AI Studio, in altri termini, è una piattaforma open source che consente ai creator (e in prospettiva a tutte le SMB) di raggiungere l’obiettivo di generare un’AI personalizzata, da utilizzare per gestire le relazioni con l’esterno, anche se per adesso in modalità elementare: agenti virtuali che ci conoscono più dei nostri amici, che ci possano consigliare su tutto, dai viaggi alla cena, dal vestiario agli spettacoli da andare a vedere il fine settimana, fino alla nostra carriera professionale e agli studi. Ma non è tutto: per le piccole imprese questi agenti AI potranno occuparsi di tenere e nutrire le relazione con i clienti, svolgere le funzioni di CRM basici o gestire le problematiche legate all’after sale, per lo meno quelle più semplici.

Il primo passo verso un agente AI che lavorerà per tutti, gestendo i rapporti con il mondo, rispondendo al posto di chiunque a messaggi e inviti: identificato da un ‘personaggio’, sviluppato dallo stesso agente AI, che sarà come una firma identificativa del creator o della PMI, allo stesso modo di un numero di telefono o un indirizzo web. Tutto questo è reso possibile dal fatto che l’AI di Meta è open source, e quindi è utilizzabile da tutti non solo per ottenere risposte alle domande, come ChatGPT per esempio, ma per costruire programmi personalizzabili ad hoc per qualsiasi esigenza.

AI Studio è la piattaforma che ‘facilita’ questo processo creativo, mettendo a disposizione di ognuno, in funzione delle differenti esigenze, gli strumenti più adatti per portarlo a termine, ma è l’AI di Llama 3.1 che rappresenta, secondo Zuckerberg, ‘la centralità delle piattaforme aperte per l’innovazione continua’. Peccato solo che questa innovazione riposi sulle piattaforme social di Meta – Facebook, Instagramm e Messanger – che sono altrettanti walled garden, custodi gelosi di quei dati che sono la vera ricchezza del gruppo: le stime per il 2024 parlano di oltre 150 miliardi di dollari di ricavi.