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AI e Advertising Automation, la Vision di MINT sui cinque trend chiave per il 2025

Il 2025 sarà l'anno delle 'open platforms' e del consolidamento delle infrastrutture tecnologiche per l’advertising. Chi saprà abbracciare questa trasformazione sarà in grado di costruire ecosistemi pubblicitari più efficienti, trasparenti e orientati ai risultati.
Trend 2025 Mint

MINT anticipa le cinque tendenze che stanno ridefinendo il settore delle soluzioni enterprise per brand e agenzie media nel 2025 grazie alla convergenza tra piattaforme SaaS, automazione pubblicitaria e intelligenza artificiale.

1. Agents-as-a-Service: un nuovo modello operativo per l’advertising

L’evoluzione tecnologica sta trasformando profondamente il panorama dei modelli di delivery, introducendo un nuovo paradigma: quello degli Agents as a Service (AaaS). Negli anni, il tradizionale modello Software as a Service (SaaS) ha rivoluzionato l’acquisto di media pubblicitari fornendo piattaforme basate su cloud che hanno semplificato la gestione delle campagne, l’analisi dei dati e la creazione di report personalizzati. Questo cambiamento ha permesso a brand e agenzie di accedere a strumenti avanzati senza dover investire in infrastrutture tecnologiche eccessivamente costose. Il concetto di Service as a Software ha poi ulteriormente automatizzato attività di routine ma fondamentali per l’acquisto di spazi pubblicitari, come il programmatic buying e il real- time bidding, migliorandone l’efficienza e la precisione.

Il nuovo paradigma Agents as a Service (AaaS) porta questa evoluzione a un livello superiore, introducendo agenti intelligenti in grado di eseguire interi processi in autonomia, tra cui l’ottimizzazione delle posizioni pubblicitarie e la gestione dei budget, riducendo così la necessità di interventi manuali.

Carlo De Matteo, Co-Founder and Chief Operating Officer MINT
Carlo De Matteo, Co-Founder and Chief Operating Officer MINT

“L’affermazione del modello AaaS segna un momento di svolta per il settore del media e dell’advertising. Se il SaaS ha permesso di scalare e ottimizzare i processi, l’AaaS ridefinisce il concetto stesso di automazione e applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale”, spiega nella nota Carlo De Matteo, Co-Founder e Chief Operating Officer di MINT. “Nel futuro del nostro settore, la vera innovazione risiederà nella capacità di orchestrare questi agenti per creare strategie che siano al contempo scalabili e personalizzate”.

L’applicazione di sistemi multi-agente (Multi-Agents Systems, o MAS) rappresenta infatti il prossimo stadio evolutivo dell’IA aziendale.

“Mentre un singolo agente IA può ottimizzare una specifica funzione, un sistema multi-agente può gestire interi flussi di lavoro end-to-end, garantendo livelli di efficienza e coordinamento prima impossibili da raggiungere”, specifica De Matteo. “L’impatto sul business dell’advertising sarà trasformativo in termini di velocità e capacità di risposta alle dinamiche di mercato”.

2. Brand e AI: Il ruolo chiave della collaborazione tra CMO e CIO

L’era dei ‘silos’ operativi tra Marketing e IT è definitivamente tramontata. L’avvento dell’Intelligenza Artificiale ha reso indispensabile una nuova sinergia tra le due funzioni. Oggi, CIO e CMO sono chiamati a costruire una visione unitaria, garantendo che gli investimenti in IA creino valore sia tecnologico sia commerciale. Sempre più spesso, i CEO affidano ai CIO la guida delle iniziative di IA, ma il vero successo richiede una figura di leader capace di fare da ponte tra competenze tecniche ed esigenze di mercato.

Salvatore Internullo, Chief Growth Officer MINT
Salvatore Internullo, Chief Growth Officer MINT

“La collaborazione tra CMO e CIO sui progetti di IA non è più un’opzione, ma una necessità strategica”, sottolinea Salvatore Internullo, Chief Growth Officer di MINT. “Nell’integrazione efficace di queste potenti tecnologie, è fondamentale che Marketing e IT operino come un unico team, sviluppando soluzioni che siano tanto innovative sul piano tecnologico quanto efficaci nel soddisfare le esigenze del business”.

Questa continua collaborazione strategica mira a produrre risultati concreti, ovvero applicazioni di IA più coerenti e investimenti perfettamente allineati agli obiettivi commerciali già in fase di consolidamento dell’infrastrutture tecnologica a supporto delle attività legate al marketing e all’advertising.

3. Dalla verticalità all’orizzontalità: la tecnologia guida le agenzie verso il full-funnel

L’era delle specializzazioni isolate nei modelli organizzativi delle agenzie sta volgendo al termine perché inefficiente e, soprattutto, non più adeguata alle esigenze dei clienti. MINT evidenzia come le agenzie indipendenti stiano cogliendo questa opportunità attraversando una metamorfosi strategica, evolvendosi da specialisti di nicchia a orchestratori dell’intero customer journey attraverso l’adozione di nuove tecnologie orizzontali. Questa trasformazione risponde a una crescente esigenza del mercato: i brand cercano partner capaci di gestire l’intera catena del valore del marketing digitale.

Massimo Fontana, Chief Customer Officer MINT
Massimo Fontana, Chief Customer Officer MINT

“Stiamo assistendo a un cambio di paradigma nel ruolo delle agenzie media e del loro modello operativo, oggi sempre più capaci di integrare tecnologia avanzata, creatività e analisi dei dati in un’unica strategia coerente al servizio dei propri clienti”, evidenzia Massimo Fontana, Chief Customer Officer di MINT. “I brand non cercano più semplici esecutori di campagne, ma veri partner di lungo periodo che possano guidare la crescita del business attraverso l’intero funnel di conversione; penso si possa dire che è finita l’epoca del ‘delivery media’ e che sia iniziata quella del ‘business value'”.

4. Synthetic Data e Predictive Intelligence: verso ottimizzazioni più incisive

MINT evidenzia come i synthetic data stiano assumendo un ruolo fondamentale nello sviluppo delle tecnologie di predictive intelligence, aprendo nuove possibilità in fase di ottimizzazione delle performance. Questi dati, generati artificialmente ma basati su modelli reali, consentono di superare le limitazioni dei dataset tradizionali, come la scarsità di dati storici o vincoli di diversa natura. I modelli di Intelligenza Artificiale predittiva possono quindi essere addestrati su dati ‘sintetici’ altamente personalizzati e specifici, simulando scenari complessi che riflettono condizioni di mercato dinamiche.

“Il passaggio dall’era del Precision Marketing all’era del Prediction Marketing segna l’evoluzione da un approccio reattivo a uno proattivo nell’utilizzo della tecnologia”, sostiene Carlo De Matteo. “L’integrazione di synthetic data e predictive intelligence non rappresenta solo un’evoluzione tecnologica, ma un vero e proprio cambio di paradigma, in cui i limiti dei dati reali vengono superati per offrire un futuro di ottimizzazioni più incisive e strategie basate su insight predittivi di altissima qualità”.

5. Il ruolo strategico delle Open Platforms

In un’industry storicamente caratterizzata da silos tecnologici e ‘point solutions’ verticali, l’interoperabilità e la capacità di integrazione emergeranno quindi sempre più come fattori chiave del successo.

“Il 2025 sarà l’anno delle ‘open platforms’ e del consolidamento delle infrastrutture tecnologiche per l’advertising”, conclude De Matteo. “Chi saprà abbracciare questa trasformazione sarà in grado di costruire ecosistemi pubblicitari più efficienti, trasparenti e orientati ai risultati, superando definitivamente l’era dei silos tecnologici che hanno caratterizzato l’innovazione del settore”.