“La crescita deriva in primis da campagne legate al dato (basato su geolocalizzazione e/o comportamento degli utenti ) e a seguire dalle performances, dal programmatic e infine, anche se in modo ancora molto timido, dal gaming. Crediamo molto in quest’ultimo prodotto della nostra offerta… e prevediamo che il 2023 sarà l’anno in cui molti clienti e agenzie, tramuteranno il grande interesse dimostrato in campagne e progetti di successo”, dichiara nella nota Max Willinger, co-Founder di HicMobile insieme a Enrico Majer.
“Hic Mobile infatti, da sempre focalizzata su Proximity e Audience Targeting, ha allargato la propria offerta, fin dai primi segnali della pandemia, in modo da presidiare sempre di più ogni opportunità di comunicazione legata allo smartphone. Questa nostra continua attenzione nei confronti di soluzioni distintive e innovative allo stesso tempo, ci ha permesso di specializzarci anche nel Gaming, nella Performance e nel Programmatic.
“Quest’anno partiamo con importanti progetti tra cui sicuramente uno degno di nota è l’internazionalizzazione grazie a partnership strategiche con agenzie focalizzate nel Mobile Advertising in Brasile, Spagna ed Emirati Arabi”, – prosegue Max Willinger. “Contemporaneamente stiamo finalizzando quattro nuovi prodotti che ci permetteranno di rafforzare ogni area del nostro business con soluzioni proprietarie o esclusive HicMobile. In periodi come questi dove rimane poco spazio per sperimentazioni e test, occorre trovare nuove metodologie per garantire risultati certi, anche per attività originariamente associate al branding. Abbiamo quindi concentrato il nostro focus sia sulla misurazione dei risultati che su nuovi formati in grado di catturare facilmente l’attenzione, in modo non invasivo, del consumatore”.
“Da evidenziare infine il successo della nostra divisione AdTech che sviluppa piattaforme adv in grado di facilitare e ottimizzare il lavoro di grandi editori, spesso rallentati dalle numerose soluzioni utilizzate per pianificare i canali presidiati. Con HicMobile è possibile operare con semplicità da un’unica interfaccia su molteplici mezzi, totalmente in self provisioning”, conclude Willinger.