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Benvenuti al Netcomm Forum 2019. La kermesse milanese dell’universo dell’eCommerce italiano apre i battenti oggi, salutando un mercato B2C che vale 31,5 miliardi e che cresce del 15%. E i prodotti doppiano (quasi) i servizi

Valentina Pontiggia

Come anticipato nel titolo, oggi inizia l’edizione 2019 del Netcomm Forum e il mondo (o meglio l’universo dell’eCommerce) si ritrova a Milano a fare il punto della situazione. Una situazione molto positiva, come d’altronde è da qualche anno a questa parte, con numeri che ingigantiscono un anno dopo l’altro.

“L’eCommerce B2c, inteso come l’insieme di tutto quello che è stato acquistato dagli italiani online, sia da venditori italiani sia da stranieri, crescerà nel 2019”, conferma Valentina Pontiggia, Direttore Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano. “Sulla base delle nostre rilevazioni e dei dati delle transazioni finora avvenute, ci attendiamo una crescita del 15% nel corso dell’anno, raggiungendo un ricavo totale delle transazioni di 31,5 miliardi di euro. In questi 31,5 miliardi ci sono sia i comparti di prodotto, come abbigliamento, informatica ed elettronica, giocattoli, arredamento, alimentare, sia il comparto dei servizi, tra i quali turismo, trasporti, assicurazioni (soprattutto la RC Auto), ticketing per eventi, e ricariche telefoniche. Il peso relativo vede però, come è ormai tradizione da qualche edizione dell’Osservatorio, i prodotti prevalere sui servizi, nonostante l’immaterialità di questi ultimi, che quindi non necessitano delle complessità logistica propria di una distribuzione fisica”.

Guardando con maggiore accuratezza si scopre che i prodotti pesano nel 2018 per 18,2 miliardi e crescono – come detto – a un tasso superiore a quello dei servizi. Si prevede che nel 2019 aumenteranno del 21% per valore venduto. I servizi invece rappresentano un valore transato di circa 10,8 miliardi e crescono a una velocità inferiore, anche perché hanno raggiunto uno stadio di maturità più completa.

“Secondo le nostre stime le dinamiche del comparto servizi quest’anno saranno comunque positive, ma si aggireranno intorno al 7% di incremento”, aggiunge Pontiggia.

Un altro elemento importante è la rilevanza sempre più fondamentale che sta assumendo il canale mobile. “Oggi oltre il 35% delle vendite si effettuano tramite smartphone, che piace sempre più innanzitutto perché semplifica la vita del consumatore, grazie in particolare alle App dedicate agli acquisti e ai sistemi di pagamento digitali sempre più diffusi”, spiega il Direttore dell’Osservatorio. “Inoltre può esser usato nelle pause delle vita quotidiana, nei momenti morti quali ad esempio durante il trasferimento da casa al lavoro, e viceversa. In estrema sintesi vediamo che c’è molto movimento su questo device, e i venditori stanno lavorando alla realizzazione di iniziative mobili sempre più allineate con le esigenze di un cliente le cui richieste si vanno facendo più raffinate”.

Ma il dato forse più importante è che il mercato Food e Grocery cresce e, ancora più rilevante, mostra tassi di crescita importanti. “È un dato significativo”, sottolinea Pontiggia, “perché in passato il comparto ha mostrato valori inferiori all’1%, “mentre per l’affermazione completa dell’eCommerce in Italia non si può fare a meno dell’apporto fondamentale di questa categoria merceologica”.

Gli operatori pure digital, quelli che un tempo venivano battezzati con il termine dot com. pesano sempre per una componente importante sul totale dei ricavi del mercato eCommerce B2c, con un rapporto 60% e 40% rispetto agli operatori tradizionali.  “Le imprese tradizionali, produttive e commerciali, si stanno strutturando per essere competitive nel commercio online”, precisa Pontiggia. “Quando si arriva a questa fase, per lo più si aggiunge ai mezzi propri, tipicamente il proprio sito internet, anche la vendita attraverso operatori terzi, in primis i marketplace (generalisti o verticali), per dar vita a un’attività completa, in ottica realmente omnicanale”.

Il tema della omnicanalità e della multicanalità tra online e fisico è uno degli argomenti più sentiti al momento, soprattutto per i retailer classici che sono chiamati ad affrontare la sfida in termini ormai pressanti. “In tutti i comparti si vanno preparando iniziative sempre più integrate per i consumatori”, rileva il Direttore dell’Osservatorio. “Si ha quindi la comparsa (e l’affermazione) di alcuni modelli di omnicanalità, quali il click&collect, la verifica online della disponibilità di prodotto in negozio e il reso effettuato presso il negozio fisico anche dei prodotti acquistati online, che sono ormai diventati dei must have, non più semplicemente delle opzioni desiderabili”.

Un caso a parte è rappresentato dai comparatori di prezzo, che mantengono la loro importanza soprattutto quando l’offerta è frammentata e complessa o quando il consumatore deve esplorare nel dettaglio le caratteristiche tecniche o commerciali della proposta. “In alcuni comparti, come le assicurazioni, svolgono un ruolo centrale, mentre in altri, come nel turismo, gli strumenti metasearch hanno ormai assunto una rilevanza preminente nel processo di acquisto”, conclude Pontiggia. “Basti pensare ad applicazioni come Tripadvisor, che è diventato una sorta di punto di partenza per tutti coloro che si mettono in viaggio, per turismo e per lavoro, o a Skyscanner, praticamente imprescindibile per la gestione dei voli”.