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Gucci pubblica i risultati del suo conto ambientale Environmental Profit and Loss 2019, che presentano una riduzione del 21% dell’impatto totale rispetto all’anno scorso

Gucci pubblica i risultati del suo conto economico ambientale (EP&L), per misurare il continuo progresso della Maison rispetto agli obiettivi di sostenibilità che si è preposta. 

Tali obiettivi, propulsori della strategia decennale per la sostenibilità (2015-2025) di Gucci, includono una riduzione del 40% degli impatti ambientali totali per le operazioni dirette di Gucci e lungo l’intera catena di fornitura e una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra (GHG) entro il 2025 rispetto alla crescita (2015 è il valore base di riferimento).

Gucci è in anticipo sulla sua tabella di marcia e prossima al raggiungimento degli obiettivi previsti per 2025. Come riportato nel suo conto economico, i nuovi risultati di Gucci per il 2019 mostrano infatti una riduzione del 39% degli impatti combinati della Maison, e una riduzione del 37% delle sole emissioni GHG rispetto alla crescita (valori misurati facendo riferimento al 2015).

Confrontando questi risultati con l’EP&L del 2018, Gucci ha ridotto il suo impatto complessivo del 21% e le emissioni GHG del 18% su base annua, rispetto alla crescita (valori misurati facendo riferimento al 2015). Questi risultati sono il frutto diretto degli sforzi compiuti da Gucci per migliorare le aree ad alto impatto lungo l’intera catena di fornitura, interventi che hanno portato a cambiamenti positivi e misurabili, tra cui:

  • L’incremento dell’uso di materie prime riciclate e fibre biologiche nelle collezioni, e utilizzo di metalli preziosi provenienti da fonti di approvvigionamento responsabili per gli accessori e nella gioielleria, come l’impiego di oro 100% etico per la gioielleria;
  • L’estensione di processi sostenibili e efficientamenti nella produzione, come Gucci Scrap-less per la pelle e Gucci-Up per la produzione circolare;
  • Il passaggio all’energia verde che ha portato Gucci a raggiungere un utilizzo dell’83% di energie rinnovabili nei suoi negozi, uffici, magazzini e stabilimenti, con l’obiettivo del 100% entro la fine del 2020.
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